Dopo una domenica di paura

Caldo, siccità e incuria favoriscono gli incendi, emergenza raddoppiata negli ultimi anni

Dal 15 giugno a oggi sono già 56 gli interventi gestiti dal Comando provinciale dei vigili del fuoco, un numero identico a quello dello scorso anno ma doppio rispettoalle annate 2020 e 2019.

E’ ripartita, purtroppo, insieme alle ondate di calore e alle pessime abitudini umane, la stagione degli incendi in provincia di Campobasso, territorio particolarmente vulnerabile per quanto riguarda i roghi e già coinvolto da episodi di particolare gravità a differenza della provincia di Isernia dove invece il fenomeno è da sempre molto più limitato.

Sono stati 56 gli interventi che il comando provinciale dei vigili del fuoco ha effettuato nel periodo compreso tra il 15 giugno scorso e oggi, 27 giugno. L’anno scorso, 2021, nello stesso periodo il numero di interventi è stato identico, sempre 56. Ma è un numero duplicato rispetto agli ultimi due anni, 2020 e 2019, quando gli interventi del 115 sono stati, nello stesso periodo e nello stesso territorio, rispettivamente 29 e 20.

Gli ultimi episodi in ordine di tempo risalgono alla giornata di ieri, domenica, che ha visto all’opera diverse squadre dei vigili del fuoco per domare le fiamme che hanno coinvolto sia Termoli, nel vasto rogo vicino il santuario della Madonna a Lungo e vicino alcune abitazioni, sia La Fondovalle Sinarca. Circa 12 gli ettari andati in fiamme.

Nelle ultime due settimane, complici le temperature roventi delle precedenti ondate di calore, sono stati distrutti dal fuoco anche diversi appezzamenti di grano dove la trebbiatura non era ancora stata fatta. L’ultimo caso stamattina a Portocannone.

Ieri sera invece in fiamme una larga porzione di vegetazione e macchia mediterranea al confine tra Puglia e Molise che ha richiesto l’intervento delle squadre del 115 di Termoli e Santa Croce di Magliano fino all’alba.

Lo scenario, con all’orizzonte una estate particolarmente siccitosa e segnata da temperature elevate e elevatissime, come i meteorologici avvertono, è il peggiore. Bene pertanto ricordare e rilanciare l’appello del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Michele di Tullio che ha invitato la popolazione e le amministrazioni a prestare la massima attenzione sul fronte della prevenzione, in occasione della firma di un protocollo con il Ministero e con l’Anci, associazione nazionale dei comuni italiani.

Allarme incendi, l’appello dei Vigili del fuoco a sindaci e cittadini: “Pulizia e prevenzione”

Nella mente di tutti è ancora vivido il ricordo dell’incendio devastante dello scorso anno alla pineta di Campomarino. “La Procura è al lavoro – ha confermato di Tullio – ma quasi certamente la scintilla è stata innescata dalla mano dell’uomo e la scarsa pulizia ha provocato quel danno enorme”. Un danno che, secondo le stime, ammonta a oltre 7 milioni di euro tenendo conto anche del costo di ricostruzione del prezioso habitat naturale. In quel frangente erano andati persi più di 100 ettari del polmone verde di Campomarino.

Brucia Pineta di Campomarino
Brucia Pineta di Campomarino
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