Venafro-isernia

Banca del Tempo, dopo il baratto dei libri il festival delle fiabe. Vincitore un giovane immigrato

Si è tenuto dal 24 al 26 giugno a Isernia il Festival delle Fiabe promosso dalla Banca del Tempo Molise in collaborazione con altre realtà associative. Ma si tratta solo dell’ultimo di una lunga serie di progetti. Numerose infatti le iniziative all’attivo della Banca del Tempo Molise, associazione con sede a Venafro e guidata dal Presidente Grazia Giovenali.

Costituita nel novembre del 2012, nel corso degli anni la Banca del Tempo Molise si è fatta conoscere attraverso una serie di eventi e laboratori miranti allo sviluppo sostenibile, alla valorizzazione delle potenzialità individuali nonchè alla promozione della cultura e delle relazioni sociali.

La Banca del Tempo è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi e saperi. La sua mission parte dal presupposto che è possibile uno scambio paritario fondato sul fatto che gli individui sono portatori di bisogni ma anche di risorse. Si tratta di una forma di auto aiuto che dà valore al tempo dedicato agli altri da ogni membro della comunità.

Il baratto del libro è uno degli eventi che ha contribuito a far conoscere l’associazione sul territorio per la capacità di unire circolarità, cultura e socializzazione. Ha collaborato e collabora con associazioni e Istituzioni presenti sul territorio sostenendo le varie proposte e apportando un contributo fattivo alle attività svolte.

 

Tra le ultime collaborazioni quella con il SAI (sistema di accoglienza e integrazione) di Venafro, attraverso una serie di laboratori in lingua inglese e francese che hanno riscosso un ottimo successo tra i migranti del centro di accoglienza e con l’Adiform di Isernia.

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E proprio con quest’ultima associazione la Banca del Tempo ha partecipato a “Il Festival delle Fiabe – leggende e filastrocche”. Il Festival, come si diceva all’inizio, si è tenuto nei giorni scorsi a Isernia a Palazzo San Francesco, nel centro storico della città. La Banca del Tempo ha partecipato direttamente attraverso l’elaborato di una propria socia, Prezioso Mariassunta, che si è piazzata tra i finalisti del concorso ricevendo il plauso della giuria, ma ha partecipato anche indirettamente con il racconto di Isioma Odia, uno dei beneficiari del Sai di Venafro, il centro di accoglienza migranti, che è risultato vincitore del concorso con un racconto che parla dell’integrazione al giorno d’oggi.

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Odia è un giovane nigeriano che, attraversando il mare su di un barcone, è arrivato in Italia alla ricerca di un futuro migliore di quello che la vita nel suo Paese gli aveva riservato. Questo racconto parla di come le diversità vengono percepite dai bambini, o meglio non vengono percepite. Sono gli adulti a vivere di preconcetti, i bambini osservano e raccontano quello che, con i loro occhi innocenti, vedono. E allora le diversità spariscono e viene fuori il vero senso di tutto questo, “dobbiamo aver paura di qualsiasi uomo che usa la sua intelligenza per costruire pistole, fucili e pallottole e fare meno attenzione al modo in cui è colorato”. Una vera lezione di vita per tutti.

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“La Banca del Tempo è sempre pronta a partecipare alle iniziative che valorizzino l’essere umano. Ogni individuo è in grado di dare tanto agli altri e di ricevere altrettanto. A volte basta davvero poco per rendere prezioso il proprio tempo e quello degli altri”.

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