Contro la crisi idrica

20 anni dopo l’alluvione ecco i lavori per riparare i danni alla diga: così il Liscione avrà più acqua

Verso l’aggiudicazione l’appalto da 10 milioni di Molise Acque che coi fondi Pnrr interverrà sull’invaso di Guardialfiera danneggiato dall’alluvione del gennaio 2003 e ne aumenterà la capacità

Sono trascorsi quasi 20 anni dall’alluvione che nel gennaio 2003 provocò l’allagamento della valle del Biferno e delle aziende del Nucleo industriale di Termoli, anche a causa dell’acqua che venne rilasciata dalla diga del Liscione e che si riversò a valle tutta insieme causando danni per decine di milioni di euro. A distanza di 20 anni, grazie ai fondi straordinari del Pnrr, sono stati appaltati i lavori che serviranno a rendere la diga più capiente e quindi a poter contenere più acqua in caso di emergenze idriche.

Si tratta dei “lavori di riparazione dei danni provocati dall’evento alluvionale del 24/25 gennaio 2003 alle opere di scarico della diga di Ponte Liscione”. Un evento che ha segnato l’intera regione, a pochi mesi dalla tragedia del terremoto di San Giuliano di Puglia del 31 ottobre 2002, e che fu una vera mazzata per l’economia e l’industriale del Basso Molise.

Inoltre mostrò le carenze della diga, mai collaudata, e quanto una cattiva gestione potesse nuocere alla popolazione. Oltretutto i danni provocati all’impianto non sono mai stati riparati e questo comporta da quasi vent’anni che l’invaso possa arrivare a un massimo di 118 metri e mezzo sopra il livello del mare. Quando dopo copiose precipitazioni l’acqua tocca quell’apice, vengono aperte le paratie per far defluire l’acqua da Guardialfiera verso valle. Acqua che viene sprecata e che invece, in tempi di siccità e carenza idrica, potrebbe essere impiegata diversamente.

Proprio a questo dovranno servire i lavori appaltati da Molise Acque con un progetto definitivo da 10 milioni di euro, di cui poco più di 6 soltanto di lavori e altri 3,9 a disposizione dell’Azienda speciale regionale per spese di vario genere, dalla progettazione alla manutenzione.

Dopo l’approvazione del progetto definitivo nel marzo scorso, la gara pubblica è in fase avanzata e si attende di conoscere la ditta che ha vinto l’appalto e dovrà eseguire i lavori. “Contiamo di aggiudicarla entro la fine dell’anno – commenta il presidente di Molise Acque, Giuseppe Santone.

“Questi lavori di ripristino – aggiunge Santone – aumenteranno la capacità della diga e riporteranno il livello dell’acqua a com’era prima dell’alluvione. Attualmente il massimo livello raggiungibile è 5 o 6 metri più basso della capacità totale”.

I tempi non dovrebbero essere lunghissimi, dopo un’attesa durata due decenni. “Fra un paio d’anni potremo immagazzinare molta più acqua rispetto ad ora”.

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