Campobasso ha gli occhi a mandorla

Sushi, poke e ravioli cinesi: apre il settimo ristorante orientale in città, spopola la formula “all you can eat”

In città ci sono già sette ristoranti che propongono cucina orientale, l'ultimo ha aperto in via Mazzini ed è specializzato in poke bowl e sushi. Alcuni locali applicano la formula all you can eat: si paga una quota fissa e si può mangiare quanto si vuole.

L’ultimo arrivato in città ha aperto i battenti il 24 maggio scorso: si chiama Cody e si trova in via Mazzini. Fa parte di una catena di ristoranti specializzati in sushi e soprattutto in poke bowl, una ciotola di riso bianco ricoperta di pesce, avocado e un mucchio di altri deliziosi condimenti.

Cody è stato inaugurato a pochi giorni dall’apertura al pubblico di un altro locale anch’esso dedicato alla gastronomia orientale e anche questo centralissimo: Honkaku sushi che si trova a corso Bucci. Qui fanno cucina cinese e giapponese.

Generico maggio 2022

 

Continua a crescere nel capoluogo la platea di persone attratte da una proposta culinaria diversa da quella della tradizione molisana e italiana: al momento ce ne sono già sette.

Oltre a Cody e Honkaku, i più giovani, c’è il più longevo ristorante cinese di via Monte Santo (Hong Kong); ci sono poi il Sushi king di via IV Novembre, Sakura in via Gazzani e per finire Crudo e sushi lungo via Mazzini e il Sushi daily all’interno del supermercato Conad del centro commerciale Pianeta (questi ultimi due sono dedicati all’asporto).

sushi king ristorante sushi campobasso

 

Appena poche settimane fa c’è anche Hanami sushi in via Garibaldi che ha aperto e chiuso alla velocità della luce.

Honkaku sushi propone (ma non è l’unico) la formula All you can eat, sarebbe a dire che si paga una quota fissa (escluso bevande e dolci, naturalmente) e si può mangiare a volontà tutto quello che si desidera. Una possibilità diffusa e consolidata nei ristoranti di questo tipo che farebbe inorridire un ristoratore molisano, specie oggi che anche loro sono alle prese con i rincari delle materie prime, il caro bollette e carburanti.

E quindi è lecito domandarsi: come fa a convenire questa formula dovendo per forza offrire una qualità elevata (o almeno decente) del prodotto giacché parliamo di pesce crudo?

Cominciamo col dire che sono sempre più numerose le persone che optano per questa tipologia di menù. Attenzione, però, la sigla Ayce (All you can eat) non è sinonimo di spreco. Non è raro trovare chiaramente specificato sul menu che quello che è stato ordinato e non consumato viene messo in una vaschetta e pagato a parte. Questo perché le ordinazioni eccessive vanno contro il concetto stesso di coniugare la qualità del pesce a un costo fisso e accessibile per tutti che è stata poi la vera sfida degli ultimi anni per questo genere di locali. E non dimentichiamo che il sushi non può essere ‘riciclato’ in altre ricette e neppure conservato a lungo. Ecco perché la disattenzione dei clienti così tollerata nei nostri ristoranti, nelle cerimonie o anche nelle pizzerie (dove si vedono portate tornare in cucina come sono arrivate, o quasi) è ‘punita’ dai ristoratori con gli occhi a mandorla.

L’altro vantaggio che ha conquistato i palati campobassani è legato alle cene di gruppo. Se tutti i commensali ordinano con la formula Ayce, succederà che si potranno assaggiare davvero una infinità di preparazioni scambiandosi rolls o maki al tavolo senza correre il rischio di cui parlavamo poco fa: rimandare indietro il cibo e pagarlo a parte come fosse stato ordinato à la carte.

Questi sono tra gli elementi che hanno decretato il successo dei ristoranti cinesi e giapponesi così diffusi a Campobasso da qualche anno.

ristorante cinese campobasso hong Kong

(AD)

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