Dopo le segnalazioni di m5s

Servizio pulizia e mensa negli ospedali, Anticorruzione: “Proroga dei contratti vìola la legge”

L'Anac ha confermato le anomalie evidenziate dal Movimento 5 Stelle. Andrea Greco: "Abbiamo ritenuto sempre illegittime tali procedure che hanno provocato un aumento dei costi senza garantire servizi ai cittadini". Depositata in Consiglio regionale una proposta di legge per istituire una Commissione consiliare a carattere temporaneo di studio e approfondimento sui contratti in sanità e sul rapporto con i privati accreditati

Anche per l’Anac, Autorità nazionale anticorruzione, è illegittima la proroga dei contratti con le ditte che si occupano dei servizi di pulizia, mensa e portineria negli ospedali della nostra regione. Per il Movimento 5 Stelle, che ha segnalato la questione, non ci sono dubbi: “Sono state confermate le anomalie da noi denunciate in merito ai contratti d’affidamento dei servizi non sanitari negli ospedali molisani” provocando fra l’altro un aumento dei costi. “Il giro d’affari totale per i servizi non sanitari è di quasi 41 milioni di euro l’anno, somma aumentata di circa 10 milioni di euro solo tra il 2015 e il 2019”, osserva Andrea Greco.

Per questo, nei mesi scorsi, i consiglieri pentastellati hanno denunciato come questi contratti siano stati affidati a ditte private senza passare per regolari gare d’appalto e poi siano stati prorogati di anno in anno: accordi sottoscritti in qualche caso addirittura negli anni Novanta.

Nella risposta che l’Anac ha inviato agli esponenti M5S si legge che “i servizi di pulizia, mensa e ristorazione degli ospedali pubblici del Molise sono affidati da più di dieci anni esclusivamente con provvedimenti di proroga senza svolgere una nuova gara in violazione del nostro ordinamento, che vieta la proroga e il rinnovo dei contratti pubblici, e dei principi comunitari di libera concorrenza e di parità di trattamento”. In pratica, commenta Greco, “l’Autorità boccia l’operato di Asrem, della Centrale unica di committenza e della Giunta regionale per l’utilizzo reiterato della ‘proroga tecnica’ degli appalti riguardanti i servizi non sanitari.

Anac sottolinea “la gravità e persistenza della situazione”, sollecita “un più corretto futuro uso dello strumento della programmazione” da parte dell’Azienda sanitaria e invita la Regione ad introdurre “meccanismi temporanei anche in deroga” alle leggi regionali vigenti che consentano alle stazioni appaltanti di svolgere “autonome procedure di gara ‘ponte’”, sempre “nel rispetto dei principi europei di libera concorrenza e di non discriminazione ed a salvaguardia delle stesse ragioni erariali”.

Insomma, sottolinea il capogruppo M5S, “tutti i nostri rilievi erano giusti. E in passato abbiamo provato a spiegarlo anche in Aula, restando purtroppo inascoltati. A quel punto abbiamo segnalato la situazione ad Anac, Procure e Corte dei Conti. Lo abbiamo fatto per tutelare gli interessi dei molisani, perché il sistema delle proroghe continue senza gara, negli anni, si è tradotto in un aumento dei costi e in servizi sempre meno efficienti per i cittadini”.

Non solo. Il Movimento 5 Stelle ha depositato in Consiglio regionale una proposta di legge per istituire una Commissione consiliare a carattere temporaneo di studio e approfondimento sui contratti in sanità e sul rapporto con i privati accreditati, due dei temi che “costringono il Molise in piano di rientro”. Intanto, dopo aver riferito cosa è accaduto negli ospedali di Campobasso, Termoli e Larino (“i costi in qualche caso sono addirittura quadruplicati”, Greco annuncia che la prossima settimana sarà fatta luce sui contratti per gli stessi servizi negli ospedali di Agnone, Isernia e Venafro.

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