Omicidio di frosinone

Romina e Pietro, fidanzati da ragazzi, poi quel post: “Rispettate le donne, non maltrattatele”

A Cerro al Volturno li ricordano insieme da ragazzi. Lei era rientrata dalla Francia, dove aveva accudito la mamma morta cinque anni fa, per avvicinarsi al papà che vive a Cerro. Lui, perito tecnico, si era trasferito a Frosinone con Romina ma la relazione non funzionava più da tempo. Il 38enne non lo accettava e nel tentativo di "chiarire" l'ha colpita con 10 coltellate all'addome

Cerro al Volturno è un paese sotto shock. Un dolore che riguarda tutti indistintamente perché nel piccolo centro in provincia di Isernia tutti conoscevano Romina De Cesare, 36 anni, uccisa dal suo ex fidanzato Pietro Ialongo con oltre dieci coltellate all’addome nell’appartamento dove avevano convissuto fino a circa tre mesi fa quando poi la relazione è giunta al capolinea.

In paese, in provincia di Isernia, conoscevano anche Pietro e le rispettive famiglie. “Romina era una ragazza straordinaria, attenta e devota. Era tornata dalla Francia per stare più vicino al papà” raccontano. “Pietro è un bravo ragazzo, figlio di due persone per bene, educato e sempre a modo, sembra inverosimile. Una tragedia assurda”.

Anche il sindaco di Cerro, Remo Di Ianni, in un post su facebook parla di “dolore profonde” e “vite stravolte di due famiglie”. “Romina – scrive – era figlia della nostra comunità conosciuta e amata da tutti”. Addolorato e sconvolto come padre, scrive anche da sindaco provando ad “interpetrare il dolore della famiglia del presunto responsabile di un festo così efferato. Dolori – conclude – che vanno compresi, accompagnati e rispettati nel modo più profondo”.

Questi i commenti che si rincorrono fra stupore e angoscia. Il corpo di Romina è a disposizione dell’autorità giudiziaria che procederà a disporre l’autopsia prima di rilasciare il nulla osta per le esequie che si terranno proprio a Cerro al Volturno.

Pietro invece è in stato di arresto. Dopo il ritrovamento del corpo di Romina nel suo appartamento di Frosinone, il fermo a carico dell’uomo avvenuto sulla spiaggia di Sabaudia dove era arrivato camminando a piedi nudi da San Felice del Circeo e la successiva ricostruzione dei fatti anche a seguito di alcune deposizioni fatte dal 38enne, il magistrato ha firmato la misura cautelare che l’accusa di omicidio volontario.

L’uomo è stato ascoltato dagli inquirenti durante tutta la notte ma non è ancora chiaro quali ammissioni abbia fatto. Tuttavia dal pomeriggio, dopo il ritrovamento del corpo di Romina nell’appartamento di via Plebiscito a Frosinone, polizia e carabinieri avevano iniziato a raccogliere una serie di elementi info-investigativi che hanno poi ricostruito l’intera dinamica dei fatti.

Poi in nottata Pietro Ialongo avrebbe raccontato che aveva deciso di togliersi la vita dopo essersi reso conto di quello che aveva fatto. Ialongo e Romina si erano lasciati tre mesi fa ma lui non accettava la fine di quella relazione. Romina però era stanca, logorata probabilmente da un fidanzato diventato morboso perché sempre lei sulla sua pagina Fb aveva rilanciato diversi post di iniziative contro la violenza sulle donne, forse l’indizio che stava vivendo con angoscia la fine della storia con Ialongo. In uno degli ultimi post la giovane aveva scritto: “Distinguetevi da chi le donne, invece di rispettarle, le maltratta… Stop alla violenza sulle donne”.

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