Percentuali risibili

Quarte dosi a rilento, Molise ultimo per gli immunocompromessi. Gimbe: “Aspettare è rischioso”

Il più basso tasso di copertura vaccinale delle persone immunocompromesse è del Molise (appena 3.8% contro una media italiana del 21%). Tra le più basse d'Italia anche le percentuali (sempre per quarte dosi) per over 80, persone fragili della fascia d'età 60-79 anni e ospiti delle Rsa dove la nostra regione è ferma al 3.4% contro una media nazionale del 7.7%.

Il Molise è tra le regioni fanalino di coda per quanto riguarda il tasso di copertura vaccinale con quarta dose ed è addirittura ultimo per quanto riguarda la vaccinazione delle persone immunocompromesse con un tasso del 3.8% contro una media italiana del 21%. A fornire questi dati la Fondazione Gimbe che, nel consueto report sull'andamento della campagna vaccinale, rileva come in Molise sia oltretutto molto basso anche il tasso di copertura vaccinale con quarte dosi per gli altri soggetti della platea del secondo booster ovvero over 80, persone fragili della fascia d'età 60-79 anni e ospiti delle Rsa. In questo caso il Molise ha una percentuale ferma al 3.4% contro una media nazionale del 7.7%. In questo caso non siamo gli ultimi ma quasi.

 

Eppure sembrava che la somministrazione della quarta dose in Molise, dopo una partenza in sordina, avesse subito un'accelerazione che però, anche se c'è stata, non è abbastanza. Per Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe che oggi ha reso noto i dati della settimana 4-10 maggio, ci sono “inaccettabili disuguaglianze regionali sulle coperture con le quarte dosi che dimostrano che le strategie di chiamata attiva sono molto più efficaci della prenotazione volontaria. Tuttavia, la lentezza con cui procedono le somministrazioni è spia di una serpeggiante esitazione vaccinale, spesso alimentata da discutibili consigli sanitari, che invitano ad aspettare l’autunno per effettuare l’ulteriore richiamo con vaccini 'aggiornati'”.

Per Cartabellotta, e non solo, invece questo attendismo è non solo sbagliato ma rischioso. Per tre ragioni: “Innanzitutto, non vi è alcuna certezza su quando saranno disponibili questi vaccini aggiornati; in secondo luogo, i dati dimostrano sia il calo progressivo dell’efficacia vaccinale sulla malattia grave, sia una elevata mortalità negli over 80 già coperti con la terza dose; infine, si consolidano sempre più le prove di efficacia della quarta dose nel ridurre ospedalizzazioni e decessi. Senza mezzi termini: tenendo conto sia della particolare fragilità della platea a rischio, sia della elevata circolazione virale, la quarta dose deve essere fatta subito”, così sul giornale Open.

Al momento in cui si scrive la situazione complessiva in Molise è questa: delle 691.468 dosi somministrate, 250.961 sono prime, 242.357 sono seconde, 195.755 sono terze e solo 2.395 sono quarte. Di seguito un confronto con i dati di circa un mese fa.

 

 

Il Molise si è dunque pressochè fermato – e lo abbiamo visto anche per quanto riguarda l'immunizzazione dei più piccoli – ma il virus invece no.

È vero, come rileva sempre il monitoraggio, che in Italia i casi di Covid-19, i ricoveri e i decessi sono in discesa. Ma c’è altresì anche una netta riduzione dei tamponi.

Questi i dati analitici del report Gimbe: nella settimana 4-10 maggio, rispetto alla precedente, c'è stata una diminuzione di nuovi casi (286.350 contro 394.945) e dei decessi (842 contro 962). In calo anche i casi attualmente positivi (1.082.972 rispetto a 1.199.960), le persone in isolamento domiciliare (1.074.035 mentre prima erano 1.189.899), i ricoveri con sintomi (da 9.695 a 8.579) e le terapie intensive (da 366 a 358). In tutte le regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi e lo stesso accade in tutte le province.

Incidenza che però supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 48 province, tra cui le due molisane: Chieti (897), Ascoli Piceno (818), Pescara (783), Teramo (768), Avellino (726), Catanzaro (700), Benevento (698), Crotone (674), Isernia (669), Salerno (669), Sud Sardegna (660), Campobasso (656), Fermo (626), Vicenza (625), Padova (623), Cagliari (620), Oristano (619), Caserta (610), Perugia (610), Macerata (607), L’Aquila (605), Potenza (603), Bari (599), Taranto (597), La Spezia (596), Treviso (575), Ravenna (572), Rovigo (569), Terni (562), Matera (561), Siracusa (553), Ancona (550), Venezia (548), Modena (548), Brindisi (544), Frosinone (539), Reggio nell’Emilia (538), Latina (538), Rieti (533), Cosenza (527), Verona (525), Ragusa (523), Siena (520), Bologna (520), Parma (515), Messina (511), Caltanissetta (507) e Verbano-Cusio-Ossola (502).

 

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