La decisione del consiglio di stato

Precari della Protezione civile, accolto nuovo ricorso: la parola ai giudici del Tar

Il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza dei precari chiedendo al Tribunale amministrativo di fissare l'udienza di merito per decidere sulla vicenda velocemente. Lo rende noto lo studio legale Iacovino: "Un altro duro colpo per la Regione che invece di stabilizzare questi lavoratori ha avviato un nuovo concorso". Fra l'altro pochi giorni fa il Consiglio regionale aveva approvato un emendamento di Michele Iorio sull'assunzione dei precari della Regione

Dovrà essere il Tar Molise a pronunciarsi nuovamente sulla stabilizzazione dei precari della Protezione civile regionale. E’ stato il Consiglio di Stato a deciderlo accogliendo il nuovo ricorso curato dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini. E’ lo studio legale a rendere noto il pronunciamento dei giudici amministrativi di secondo grado sull’appello cautelare “invitando il Tar Molise alla celere fissazione dell’udienza di merito, evidenziando la sussistenza del periculum in mora da correlarsi all’interesse della stabilizzazione diretta fatto valere dai ricorrenti ed all’imminente scadenza dei loro contratti di lavoro“.

Per i legali, si tratta di un “altro duro colpo per la Regione Molise che vede per l’ennesima volta censurato il proprio operato e quello dei suoi dirigenti in particolare che rischiano di determinare responsabilità ed extracontrattuali oltre che danni erariali per l’intera popolazione regionale”.

Infatti, ricordano gli avvocati Iacovino e Fiorini, il Tar Molise ed il Consiglio di Stato (con sentenza n.6044 del 25 agosto 2021) avevano già censurato l’operato della Regione Molise che aveva indetto un concorso per operatori della sala operativa e del Centro funzionale della Protezione Civile invece di stabilizzare i precari ‘storici’. In quell’occasione “il Consiglio di Stato evidenziava che era stata adottata una procedura concorsuale in spregio alla posizione giuridica soggettiva dei medesimi, che da anni lavoravano (e lavorano tutt’ora) per il Centro Funzionale e per la Sala Operativa con contratti a tempo determinato espletando le medesime mansioni oggetto del concorso”.

Il Collegio d’appello aveva evidenziato in particolare che le “argomentazioni sviluppate dalla Regione Molise per negare la stabilizzazione del suindicato personale, dopo che l’Ente stesso aveva proceduto alla ricognizione dei soggetti aventi i requisiti di legge, risultano pretestuose, atteso che i lavoratori costituiscono professionalità utilizzate per attività concernenti mansioni istituzionali e ordinarie dell’Ente Regione, essendo stati da sempre assegnati al Servizio di Protezione Civile della Regione Molise e sempre prorogati in ragione della specificità delle competenze acquisite e delle mansioni professionali svolte di Sala Operativa e Centro Funzionale (funzioni istituzionali e ordinarie), al fine di garantire continuità ed omogeneità organizzativa e funzionale al suddetto Servizio, come risulta dalla complessiva documentazione versata in atti”.

Nonostante le sentenze dei giudici, la Regione non ha provveduto a stabilizzare i precari costretti a presentare un secondo ricorso.

Anche le Consigliere di Parità della Regione Molise, e della Provincia di Campobasso Avv. Giuseppina Cennamo e Dott.ssa Giuditta Lembo promuovevano apposito atto di intervento ad adiuvandum censurando altresì la mancata presenza nei bandi di concorso di norme volte alla tutela delle persone affetta da DSA.

Fra l’altro un altro spiraglio per quasi lavoratori si è aperto nei giorni scorsi, in fase di discussione e approvazione del bilancio: il Consiglio regionale ha approvato un emendamento del consigliere regionale Michele Iorio volto proprio alla stabilizzazione dei precari della Regione Molise. 

 

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