Ambiente

Polveri sottili, a Venafro rilevati 27 sforamenti. Nuova interrogazione al ministro Cingolani

L'onorevole Rosa Alba Testamento, esponente di Alternativa alla Camera dei Deputati, torna ad incalzare il titolare del Ministero della Transizione ecologica.

L’inquinamento nella piana di Venafro è al centro di una nuova interrogazione presentata al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. E’ la parlamentare molisana Rosa Alba Testamento a chiedere chiarimenti al Governo rispetto alla grave questione ambientale e alla luce degli sforamenti registrati: “Quest’anno la centralina Venafro 2 per il PM10 ha fatto già registrare ben 27 superamenti dei valori limite giornalieri previsti dalla normativa vigente”, osserva l’onorevole.

“Il Ministro Cingolani – le parole di Testamento – verifichi lo stato dell’arte del lavoro di analisi delle emissioni inquinanti presenti nella Piana di Venafro e acquisisca rapidamente informazioni precise e dettagliate circa gli esiti delle operazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e di caratterizzazione delle polveri svolte nei mesi scorsi da Ispra, Arpa Molise e Arpa Emilia Romagna. Inoltre, in relazione a tali esiti, chiarisca quali interventi vuole adottare per l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico nell’area e, soprattutto, se ha intenzione di incrementare i 5 milioni di euro che, in riscontro a una mia precedente interrogazione, si era già dichiarato disponibile a impegnare nella vicenda attraverso lo strumento dell’accordo di programma con la Regione Molise”.

Per l’esponente di Alternativa alla Camera dei Deputati, “le attività di monitoraggio dell’aria condotte da Ispra, Arpa Molise e Arpa Emilia Romagna, propedeutiche alla individuazione e adozione degli interventi ambientali più idonei a beneficio dei territori coinvolti, dovevano essere attuate in sinergia con la competente direzione generale del Ministero”. Quindi, “è doveroso che il Ministro Cingolani interrompa il preoccupante e ingiustificato silenzio che aleggia sulla vicenda, soprattutto perché – prosegue – i dati del PM10 e PM2,5 sono stati fortemente critici anche nel 2021 e quest’anno la centralina Venafro 2 per il PM10 ha fatto già registrare ben 27 superamenti dei valori limite giornalieri previsti dalla normativa vigente, mentre quella Venafro 1 si attesta finora su 12 rilevazioni eccedenti. I venafrani vogliono risposte e non sono più disposti ad attendere”.

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