Consiglio comunale di campobasso

Ospedali pubblici, asse Pd-M5S su Pos 22-24. “Necessaria deroga a nuovo decreto che rischia di devastare sanità”

Dibattito fiume nell'assise civica monotematica del capoluogo che alla fine approva due ordini del giorno, uno di M5S e l'altro del Pd, che fissano una serie di urgenze per garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai cittadini: dalle reti per l'emergenza-urgenza ai posti letto, dalla riduzione del debito al rilancio dell'ospedale di Campobasso. Critiche per l'assenza del governatore-commissario, ma durante la seduta pomeridiana 'spariscono' anche gli esponenti del centrodestra (ad eccezione di Esposito di Forza Italia)

Il potenziamento della sanità pubblica deve essere uno degli obiettivi del nuovo Pos 2022-2024: ne sono convinti Pd e M5S che non riescono a fare sintesi, ma convergono al momento del voto sui due distinti ordini del giorno presentati nella seduta pomeridiana del Consiglio monotematico sulla sanità di oggi (9 maggio).

Ai consiglieri comunali di Campobasso non bastano le parole del governatore-commissario Donato Toma sull’ospedale Cardarelli: “I 618 posti letto saranno mantenuti”. C’è preoccupazione per una frase – considerata sibillina – pronunciata sempre dal presidente della Regione sulla razionalizzazione dei reparti-doppione e sul futuro della sanità regionale stretta tra incudine e martello: il nuovo Piano operativo 2022-2024 e il decreto ministeriale 71 che (dopo il decreto Balduzzi) fissa nuovi standard per l’assistenza territoriale sulla base degli obiettivi fissati nel Pnrr. Nonostante il no delle Regioni, il Consiglio dei Ministri è andato avanti sul dm 71 e lo scorso 21 aprile ha approvato una delibera che autorizza il ministero della Salute ad adottarlo (qui il decreto ministeriale 71 pubblicato dall’Agenas).

Nel dettaglio l’ordine del giorno del Pd, illustrato da Alessandra Salvatore, prevede l’aumento dei posti letto per acuzie dei nosocomi pubblici “eliminando le piccole sacche di privilegi e sprechi ancora esistenti”; chiede di ripensare le reti per le patologie tempo-dipendenti; potenziare il personale e la strumentazione in dotazione alle strutture pubbliche; ridurre i tempi delle liste di attesa e accelerare con gli screening per la prevenzione delle malattie oncologiche e cardio-vascolari. La stessa consigliera dem Alessandra Salvatore accusa Toma di aver svolto in Aula “un intervento da curatore fallimentare”. Quindi, insiste, “in Molise non abbiamo il centro covid, non c’è il personale. In pandemia senza gli ospedali pubblici i molisani non avrebbero avuto un posto in cui curarsi”. A suo dire, “è il momento di chiedere una deroga al decreto Balduzzi per le patologie tempo dipendenti”.

L’ordine del giorno targato Pd viene approvato con 20 sì e un solo astenuto (Esposito di Forza Italia).

Il MoVimento 5 Stelle, tramite il suo capogruppo Antonio Vinciguerra, presenta un ordine del giorno che ottiene 19 voti favorevoli. Impegna il sindaco e la Giunta a farsi portavoce, presso tutti i tavoli istituzionali di confronto e riferimento, di una serie di istanze: tener conto dei rilievi dei Comuni molisani nella redazione del nuovo Programma operativo 2022-2024; richiedere l’azzeramento del debito sanitario; punta ad ottenere per il Molise le deroghe necessarie all’attivazione dei servizi previsti nei Dea di secondo livello; realizzare un cup unico regionale; potenziare il servizio pubblico, anche procedendo alla revisione del tetto massimo dei budget a disposizione delle strutture convenzionate.

Pur amareggiati dall’assenza – nella seduta pomeridiana – del governatore commissario Toma, i consiglieri comunali mettono in luce una serie di carenze e di urgenze da risolvere. Il sindaco Roberto Gravina auspica a inizio seduta “un dibattito ampio e partecipato” perchè è “importante per il nostro territorio conoscere le nuove linee previste dal Programma Operativo Sanitario che si andrà a redigere”. “La pandemia – osserva ancora – ha reso ancora più fragile la tenuta strutturale del nostro sistema sanitario regionale e le risorse che saranno destinate dalla Missione 6 del Pnrr diventano l’occasione per una profonda revisione della sanità“.

Una deroga al decreto ministeriale 71 è necessaria anche per il consigliere di centrodestra Massimo Sabusco: “Con il nuovo decreto Balduzzi rischia anche un’eccellenza come Oculistica, sarà devastante per la sanità molisana. Per questo, il commissario-presidente Toma ha parlato della eliminazione dei doppioni”.

Dalla Lega Alberto Tramontano sollecita la riduzione delle liste d’attesa, mentre Mimmo Esposito (Forza Italia) – a cui va dato il merito di partecipare fino alla fine del Consiglio comunale a dispetto della ‘fuga’ dei suoi colleghi del centrodestra – evidenzia: “C’è qualcosa che non va e il privato non va demonizzato. Non è possibile che per fare una Tac nel pubblico passano mesi, mentre abbiamo appreso che al Gemelli le sale per fare questo esame nel pomeriggio sono vuote”. Il Consiglio comunale approva anche l’ordine del giorno proposto dal consigliere azzurro per promuovere un piano di comunicazione sociale post-pandemia.

leggi anche
Toma Gravina Papa Cretella consiglio comunale sanità
Consiglio comunale campobasso
Nessun taglio al Cardarelli e una casa di comunità: Toma annuncia Piano sanità, poi va via. Consiglieri e comitati delusi
commenta