Il delitto di via plebiscito

Omicidio di Frosinone, domani l’autopsia. Cerro organizza una fiaccolata per Romina

L'avvocato Danilo Leva che rappresenta legalmente la famiglia di Romina ha nominato come consulente di parte il dottore Nicandro Buccieri di Isernia

Domani – venerdì 6 maggio – alle 11 si terrà l’autopsia sulla salma di Romina De Cesare, la giovane 36enne di Cerro al Volturno uccisa nella sua casa di Frosinone (dove risiedeva da qualche mese) la sera di lunedì 2 maggio dall’ex compagno Pietro Ialongo, 38 anni, perito tecnico e anche lui di Cerro al Volturno.

Domattina alle 10 ci sarà il conferimento e il giuramento del medico legale nominato dalla procura.

La famiglia di Romina, rappresentata dall’avvocato Danilo Leva, ha invece nominato come consulente di parte per assistere all’esame autoptico il dottore Nicandro Buccieri di Isernia.

I medici dovranno esaminare le ferite inferte dalle coltellate e accertare se la 36enne sia stata prima soffocata – come sarebbe emerso dalla deposizione del presunto assassino resa agli inquirenti – oppure se sia morta proprio a causa dei fendenti che le hanno colpito l’addome.

L’autopsia sarà eseguita presso l’obitorio dell’ospedale ‘Fabrizio Spaziani’ di Frosinone.

Era stato un fidanzamento lungo quello di Romina e Pietro: dodici anni insieme. Otto trascorsi in Francia, dove Romina aveva seguito la mamma fino al giorno in cui lei è venuta a mancare, e quattro in Italia. Si erano trasferiti da circa tre mesi a Frosinone, ma nel quartiere tutti la conoscevano già per i suoi modi garbati e gentili.

A seguito degli elementi raccolti da polizia e carabinieri in 24 ore di attività investigativa, ci sono “elementi inconfutabili” a carico di Pietro Ialongo e una “confessione”, come ha specificato il procuratore di Frosinone Antonio Guerriero. Una “confessione” durata quattro ore e durante la quale il 38enne avrebbe spiegato i fatti che ora dovranno trovare riscontro anche nell’esito dell’esame autoptico.

“Le indagini successive – si legge in una nota a firma delle Procure di Frosinone e Latina che stanno lavorando al caso – facevano emergere l’esistenza di una serie di contrasti tra la vittima e l’ex fidanzato, accresciuti a seguito della nuova relazione della donna con un’altra persona”. Da qui e da altri elementi “i presupposti per considerare l’ex fidanzato come indagato del reato di omicidio ai danni di Romina De Cesare”. Non si esclude la gelosia, “anche se ulteriori approfondimenti sono in corso in merito ad eventuali motivi economici”, spiega ancora la nota. Gli inquirenti hanno anche ritrovato un bloc notes con alcune frasi appuntate tra cui “Non volevo ucciderla. La amo”.

La comunità di Cerro al Volturno non si dà pace per l’accaduto. Una comunità sotto choc e comprensibilmente scossa per una tragedia che ha spezzato la serenità di due famiglie. Una con la morte di una figlia, l’altra con l’accusa a carico di un figlio per quel delitto.

E in queste ore la parrocchia Assunzione Maria Vergine di Cerro al Volturno ha organizzato una fiaccolata lungo le strade del centro per domenica 8 maggio: “Una luce per Romina”.

A partire dalle 19.30 presso la Piazza Santa Maria Assunta nel centro storico del paese tutta la comunità ricorderà Romina, ennesima vittima di femminicidio.

Il corteo partirà alle 20 e procederà lungo le principali vie cittadine (Via Montano, Via Roma e bivio 118) per concludersi nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo con un momento di preghiera.

La fiaccolata non sarà solo occasione per ricordare la cara Romina, ma sarà anche un momento per riflettere, attraverso interventi, testimonianze, ricordi ed unirsi comunitariamente in preghiera, in questo momento molto delicato che il nostro paese sta attraversando” si legge in un post divulgato sui social.

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