I controlli dell’Arpa sulle acque dell’invaso di Occhito, dove una decina di giorni fa erano morte diverse carpe, non farebbero emergere particolari problematiche.
Il caso – ricorderete – era quello di molti esemplari di pesci trovati galleggiare morti nelle acque del lago di Occhito, invaso che segna il confine tra Puglia e Molise. Circostanza che aveva destato apprensione e sulle cui cause si è voluto indagare. Chiamata a dare una risposta l’associazione regionale per la protezione dell’ambiente che – si legge su un articolo di ieri su Immediato.net -, in una missiva inviata ai Comuni di Celenza Valfortore e Carlantino, ha scritto che in riferimento alle segnalazioni arrivate il 21 aprile circa la moria di pesci – anche da parte del Consorzio di Bonifica di Capitanata – dai primi riscontri analitici disponibili, appare emergere uno scenario piuttosto sovrapponibile ai dati routinari periodicamente monitorati nell’invaso (con cadenza mensile-bimestrale), senza ravvisare particolari anomalie sulla matrice acque.
Le indagini sulla questione andranno però avanti. L’Arpa Puglia rende noto che una prossima campionatura delle acque dell’invaso verrà eseguita martedì 3 maggio e ad accertamenti ultimati saranno trasmessi gli esiti analitici completi delle due campionature e saranno segnalate eventuali anomalie che dovessero eventualmente emergere.
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