L'expo dell'italianità

La nuova frontiera del turismo: vacanze nei borghi per i molisani che vivono all’estero

Al via '2023. Anno del turismo di ritorno', il progetto che coinvolge tutte le regioni italiane, Molise compreso. Da marzo 2023 a gennaio 2024 saranno organizzati eventi che coinvolgono i piccoli comuni delle aree interne. "L'obiettivo è realizzare l'Expò dell'Italianità intercettando i nostri connazionali alla ricerca delle proprie origini", ha spiegato il presidente di Rete Destinazione Sud Michelangelo Lurgi, ospite dell'iniziativa organizzata a Campobasso

L’obiettivo è “dare vita ad un Expo dell’italianità”. In vetrina ci saranno i piccoli borghi che caratterizzano il nostro Paese e nei quali si svolgeranno eventi organizzati per richiamare un target turistico diverso: gli italiani emigrati all’estero e che nel nostro Paese hanno intenzione di tornare per trascorrere una vacanza. “Questo progetto nasce per rilanciare l’immagine dell’Italia intercettando i nostri connazionali alla ricerca delle proprie origini“, le parole di Michelangelo Lurgi, presidente di Rete Destinazione Sud ospite ieri pomeriggio (27 maggio) a Campobasso dell’iniziativa organizzata nella Sala della Costituzione della Provincia.

Qui sono state spiegate le principali caratteristiche di un progetto che sarebbe dovuto partire prima della pandemia. Partenza rimandata al 2023 che sarà l’anno del turismo di ritorno: dal marzo del 2023 fino a gennaio 2024 sarà organizzata una serie di manifestazioni sulla base del calendario che verrà stilato da ogni comitato regionale. Comitati che verranno costituiti dal prossimo 13 giugno in occasione di un’iniziativa in programma alla Camera dei Deputati. Mille istituzioni hanno aderito al progetto, 10mila enti e decine di università: questi i numeri in grado di far capire la portata del progetto.

“Sarà un evento diffuso in tutti i territori della penisola dove ogni Regione e ogni Comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre le proprie eccellenze culturali, produttive, enogastronomiche e turistiche”, ha sottolineato ancora Lurgi. In questo modo “vogliamo invitare i nostri connazionali all’estero non solo a tornare in Italia per turismo, ma anche a riallacciare i legami con il nostro Paese, a investire, a cercare di collaborare in modo stabile con le nostre imprese per valorizzare prodotti e territori”.

Turismo di ritorno

Un progetto ‘benedetto’ dal presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti, sindaco della principale località turistica molisana, ossia Termoli, che ha avuto una vetrina internazionale nel recente Eurovision Song Contest. Anche per l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura Vincenzo Cotugno questa iniziativa è un’opportunità incredibile per il Molise che è la regione italiana con il maggior numero di emigrati: oltre 300mila molisani sono iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Un numero superiore a quella degli attuali residenti (meno di 300mila, ndr). Gli oriundi sono circa un milione.

“Tutti i molisani all’estero che ho incontrato mi hanno detto di aver lasciato il loro cuore in questa regione”, ha dichiarato l’assessore ricordando al tempo stesso che “il Molise è la terra dei borghi che noi abbiamo attenzionato con importanti investimenti con diversi bandi regionali. Con questo progetto speriamo di intercettare i molisani di seconda e terza generazione”. Che magari intendono visitare la nostra regione, una delle tappe da non perdere per il New York Times e The Guardian.

commenta