A termoli

Il postfascismo e la difficile ricostruzione della democrazia in Molise: dibattito di rilievo all’Unimol

Nel corso dell'evento - organizzato dalla Casa del Libro, dal CIDI e dall’Associazione Proteo - è stato presentato il saggio “Il vischioso postfascismo. Molise 1943-1946” di Michele Colabella

“Il vischioso postfascismo. Molise 1943-1946” il saggio di Michele Colabella, è stato presentato a Termoli nella sede dell’Unimol davanti a un pubblico numeroso e interessato. Nel corso dell’evento organizzato dalla Casa del Libro, dal CIDI e dall’Associazione Proteo, è stato messo a fuoco da Giuseppe Iglieri, docente di Storia contemporaneo all’Università di Cassino (intervenuto al posto dell’annunciato prof. Pardini dell’Unimol, impegnato altrove), e dallo stesso autore, già docente negli istituti superiori di Campobasso e storico locale, il breve, ma significativo periodo storico intercorso dalla caduta del fascismo alle prime elezioni libere.

saggio postfascismo michele colabella

 

Un lasso di tempo denso di avvenimenti che hanno successivamente condizionato il processo di ricostruzione della democrazia nelle istituzioni e nella realtà molisana.

postfascismo seminario colabella

 

Il professor Iglieri nel suo intervento ha tratteggiato il fascismo come fenomeno sorto dallo scontento del dopoguerra, caratterizzato da azione violenta contro avversari politici, diventato a un certo punto strumento di difesa degli interessi padronali e della classe dirigente conservatrice prefascista impauriti dall’avanzata elettorale dei socialisti e dalla nascita del Partito comunista in Italia.

Il professor Colabella ha particolarmente messo a fuoco l’insufficienza dell’azione delle Commissioni per l’epurazione nel ripulire istituzioni ed enti pubblici da quanti si erano pesantemente compromessi col regime dittatoriale. Un “buonismo” – ha detto – che ha trovato incredibili complicità anche nelle persone del popolo chiamate a testimoniare quanto avevano subìto o accaduto sotto i loro occhi.

Un atteggiamento, questo, che ha indubbiamente risentito – ha sottolineato Colabella – del fatto che nel Molise è mancata durante il Ventennio qualunque azione di opposizione organizzata contro il regime e di lotta partigiana nel suo ultimo periodo di vita.

«L’epurazione nel Molise lo hanno fatto le truppe alleate – ha detto – arrestando e inviando al confino un paio di centinaio di ex fascisti, non chi aveva ricevuto il compito istituzionale di applicarla». E così che l’hanno fatta franca non pochi caporioni ed esponenti della vecchia classe dirigente, i quali hanno potuto recuperare posti e prestigio, dando chiara dimostrazione che nulla era cambiato e che tutto sarebbe tornato a essere come prima.

Sergio Sorella, a nome dell’Associazione Proteo e della Casa del Libro ha, infine, illustrato il progetto-concorso da portare nelle scuole per sollecitare la riflessione e lo studio sulla storia contemporanea del nostro paese.

Il dibattito è stato coordinato da Antonietta Pellegrino, insegnante del CIDI.

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