Le decisioni di stellantis

Fiat, oltre 1000 lavoratori a casa per tutto il 2022 con contratto di solidarietà. Pronte altre 80 uscite volontarie

Accordo fra azienda e sindacati valido dal 16 maggio al 31 dicembre per la crisi dei semiconduttori. Fiom chiede però chiarezza su occupazione con la Gigafactory e critica le nuove dimissioni retribuite

Oltre mille lavoratori della Fiat di Termoli a casa dal prossimo 16 maggio e fino alla fine del 2022. Per loro è stato sottoscritto il contratto di solidarietà, ammortizzatore sociale che interviene in casi di gravi crisi aziendali. In totale l’accordo interesserà 1056 dipendenti. Potenzialmente però il numero dei lavori in contratto di solidarietà potrebbe essere anche superiore e cioè oltre 1300.

La Stellantis, casa madre della Fiat, ha deciso di sfruttare questa opportunità a causa della ormai nota crisi dei semiconduttori che ha rallentato notevolmente nell’ultimo anno la produzione di tutti gli stabilimenti italiani del gruppo.

In una nota le segreterie territoriali della Uilm, Fim, Fismic, Ugl e Aqcf fanno sapere che “si è concluso nella tarda mattinata di oggi l’incontro tra Stellantis, le segreterie territoriali e il comitato esecutivo per discutere della grave crisi che sta attanagliando tutto il settore auto e nello specifico le aree Fire e Cambi dello stabilimento di Termoli. Nel suddetto incontro sono state analizzate tutte le problematiche legate alla crisi di approvvigionamento dei semiconduttori che stanno condizionando pesantemente tutto il comparto auto”.

Un accordo sul quale la Fiom-Cgil ha voluto far inserire delle clausole. In particolare la Fiom ha ritenuto opportuno “sottoscrivere solo l’accordo dei contratti di solidarietà facendo inserire nell’accordo la maturazione dei ratei per tutte le lavoratrici e i lavoratori mettendo in sicurezza i livelli occupazionali interessati”.

Prova a fare maggiore chiarezza Francesco Guida della Uilm. “Complessivamente i lavoratori Stellantis interessati dal contratto di solidarietà – che il sindacalista auspica possa avere un ricorso limitato – sono 1.320, cioè 979 dell’Unità motore e 341 dell’Unità cambi. Per Guida il contratto di solidarietà è uno strumento utile, il migliore possibile in questo momento perché consente di continuare a mantenere tutti i diritti in essere dal contratto metalmeccanico senza perdere nulla. Il problema principale – dice – è quello dei microchip, che in questo momento vengono prodotti solo da tre Paesi al mondo, Cina, Thailandia e India, che pertanto decidono che cosa produrre e sicuramente privilegiano la produzione interna soprattutto dell’elettronica, che ha avuto un boom internazionale anche con lo smart working in epoca di pandemia. La situazione potrebbe protrarsi ben oltre il 31 dicembre 2022”.

Di recente sono stati diffusi i dati sul primo trimestre 2022 di Stellantis che però ha fatto segnare un aumento dei ricavi del 12% ma al tempo stesso un calo delle consegne sempre del 12% a causa proprio della mancanza di microchip per la produzione.

Fiat stellantis stabilimento fabbrica carabinieri digos

 

Da qui la scelta ufficializzata oggi. “Per affrontare tutto questo, si è condiviso di utilizzare – si legge ancora nella nota sindacale – come strumento di tutela a sostegno del reddito, il contratto di solidarietà nel periodo che va dal 16 maggio al 31 dicembre 2022. Nell’accordo abbiamo richiesto ed ottenuto la maturazione dei ratei mensili a prescindere dai giorni lavorati nel mese per tutti i lavoratori addetti e collegati alle aree Fire e Cambi e comunque rientranti nel bacino del contratto di solidarietà. Ribadiamo che questo è un accordo difensivo che permetterà di fronteggiare gli effetti della complessiva situazione di mercato, nonchè le imprevedibili mancanze di forniture”.

Col contratto di solidarietà i lavoratori mantengono uno stipendio simile a quello della cassa integrazione, quindi attorno all’80 per cento del totale.

Ma non è tutto perché nell’accordo fra l’azienda e i sindacati è stato ufficializzato anche un nuovo provvedimento che porterà a uscite volontarie retribuite come era già successo l’estate scorsa. I sindacati parlano di “uscite volontarie e incentivate e prepensionamenti nel limite dei 4 anni per 80 persone entro il 31 dicembre 2022 con le stesse modalità dello scorso anno”.

È chiaro che i due provvedimenti arrivano anche nell’ottica della trasformazione dello stabilimento di Rivolta del Re che in pochi anni dovrà diventare una fabbrica di produzione di batterie per auto elettriche.

“Con questo accordo a fronte della confermata realizzazione della Gigafactory, di cui attendiamo uno specifico incontro, si sono create le giuste condizioni per affrontare questa fase congiunturale complessa” prosegue la nota dei sindacati.

Ma la Fiom è stata più dura su questo aspetto e ha chiesto alla direzione aziendale di chiarire alcuni punti e in particolare la data dell’avvio dei lavori, la durata e l’avvio della produzione della Gigafactory, quanti dipendenti assorbirà, i volumi produttivi, la tipologia dei contratti che interesserà individualmente e collettivamente i lavoratori e infine il futuro delle attività produttive degli ultimi investimenti dell’Unità motori”.

La Fiom ha poi criticato e non ha sottoscritto la nuova ondata di uscite volontarie definendole “un ulteriore taglio occupazionale sullo stabilimento di Termoli in una regione da anni con un alto tasso di disoccupazione, considerando l’investimento era Gigafactory per la produzione batterie per le auto elettriche”.

Per quanto riguarda gli incentivi all’uscita volontaria dall’azienda, sarebbero diverse decine già i lavoratori intenzionati ad andare via prima del tempo. Chi va via entro il 30 settembre invece del 31 dicembre ha inoltre diritto a un bonus extra, dunque 75.000 euro invece di 55.000 euro. Lo scorso anno, il 2021, sono stati 180 i laboratori andati via su base volontaria e con incentivo. Quest’anno dovrebbero essere soltanto 80.

È stato inoltre deciso il piano ferie estive che andrà dal 1 al 14 agosto per tutto lo stabilimento. A margine è stato stabilito che la prossima settimana lavoreranno tutte le unità motori dello stabilimento, vale a diree  T4 Fire and GSE a esclusione del settore cambi che lavorerà in maniera parziale e in particolare il cambio e C520 solo al montaggio il lunedì, il martedì e il mercoledì e il cambio M40 che lavorerà a pieno il lunedì, martedì e mercoledì.

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