La ricorrenza

Festa del lavoro, i messaggi di istituzioni e sindacati

Si celebra una festa particolarmente importante, che riveste un significato particolare in questo periodo e nel nostro Molise. La Festa dei Lavoratori è un appuntamento che ci ricorda l’impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie. Non dobbiamo, però, dimenticare come, oggigiorno, sono tante le persone senza lavoro ed è compito delle istituzioni promuovere quelle azioni che possano mettere in condizione le aziende di investire sui propri territori, in modo da offrire lavoro. Il periodo congiunturale non ha aiutato, ma è pur vero che le azioni messe in campo nel post-pandemia possono rappresentare un’opportunità da cogliere al volo. Si torna a festeggiare nella pienezza della sua giornata la festività del 1° maggio e non possiamo far altro che lavorare e continuare a impegnarci come istituzioni affinché il Molise torni a essere meta di lavoro e non più di emigrazione dei nostri giovani. Ma la festa dei lavoratori, quest’anno, è anche occasione per lanciare un messaggio di pace.

Francesco Roberti – Presidente Provincia Campobasso

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Il 1°maggio oltre ad essere la festa dei lavoratori, crediamo debba rappresentare uno straordinario momento di riflessione per tutti. Per questa ragione, esprimiamo vicinanza a quanti lo cercano e ancora non riescono a ottenerlo, a chi lo ha perso, a chi è occupato in modo precario, ma soprattutto alle famiglie dei lavoratori che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro. 1405 morti da gennaio 2021 ad oggi, 190 morti nel solo primo trimestre del 2022. Numeri inaccettabili per un paese civile. Promuovere la cultura della sicurezza, già a partire dalle scuole, attraverso la formazione e la prevenzione, premiare le aziende virtuose in materia di sicurezza, crediamo siano la base di partenza per costruire un lavoro in sicurezza. Ma soprattutto bisogna rimettere al centro il lavoro che sembra ormai sparito dall’agenda politica.

Buon 1° maggio di Pace a tutti.

Segreteria Uilm

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“1° Maggio nessuna festa, difendiamo la clausola sociale!”

Questo lo slogan scelto dalla UGL Telecomunicazioni per la festa dei lavoratori”, è quanto dichiara Stefano Conti segretario nazionale dello stesso sindacato.
“In un mondo del lavoro sotto continuo attacco di organismi sovranazionali”, continua il sindacalista, “il cui obiettivo è il completo smantellamento del welfare, in un mondo del lavoro dove per i lavoratori ci sono i sacrifici e per i manager i premi, in un mondo del lavoro che negli ultimi tempi ha permesso le più odiose discriminazioni, in un mondo del lavoro dove gli infortuni mortali continuano ad essere all’ordine del giorno, festeggiare oggi il 1 maggio non ha senso”.
“Le vertenze che coinvolgono gli addetti delle commesse dei Contact Center di INPS e ITA”, prosegue Conti, “ma che riguardano migliaia di lavoratori dell’intero settore degli outsourcers, evidenziano come le stesso Governo attraverso aziende pubbliche o interamente partecipate non applicando la clausola sociale, o come nel caso di ITA addirittura disertando incontri istituzionali, piuttosto che nella proposta di modifica della legge delega in materia di contratti pubblici, che, nel Codice degli Appalti prevede nelle gare ad alta densità occupazionale, come i contact center, di modificare la parola “obbligo” di applicazione della clausola sociale nella parola “facoltà” di applicare la clausola sociale, stia di fatto destrutturando questo fondamentale meccanismo di tutela occupazionale”.
“Per questo motivo”, conclude Conti, “oggi contemporaneamente in 15 città dove sono presenti importanti contact center come Milano, L’Aquila, Roma, Napoli, Campobasso, Matera, Crotone, Rende, Catanzaro, Reggio Calabria, Bari, Taranto, Palermo, Caltanissetta, Catania, si sono svolti dei flash mob per sensibilizzare l’opinione su questa battaglia di civiltà, di difesa dei diritti ed a sostegno delle mobilitazioni dei lavoratori sui territori.
Ugl Telecomunicazioni Molise ricorda inoltre quanto la tutela della clausola sociale sia fondamentale per assicurare ai lavoratori molisani il mantenimento di un posto di lavoro nel nostro territorio, un territorio produttivamente ed economicamente fragilissimo che difficilmente può assicurare un riassorbimento di lavoratori nel caso di fuoriuscita dal tessuto produttivo a causa delle sempre più frequenti crisi delle imprese molisane.
Nel giorno della festa del lavoro dobbiamo ricordare quanto profonda sia la crisi occupazionale nel nostro Molise, una crisi acuita dalla pandemia, ma che da anni causa lo spopolamento del territorio, l’impoverimento economico del fragile tessuto sociale locale e l’effettivo annullamento dei diritti di assistenza sociale e sanitaria, con la grave conseguenza dell’impossibilità di assicurare ai cittadini molisani i livelli minimi essenziali costituzionalmente previsti.
Una emorragia economica, di servizi, di popolazione e di diritti alla quale la classe politica molisana e le istituzioni in generale sembrano non essere interessate a porre un freno, prese dalle piccole beghe interne vertenti ad assicurare esclusivamente il mantenimento del proprio status quo e non il futuro e la sopravvivenza del popolo molisano.

Stefano Sardella – UGL Telecomunicazioni Molise

 

 

 

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