Ancona - teatro delle muse

Venti anni di vita in uno spettacolo: Edoardo Leo racconta storie a teatro

Il grande libro rosso che ha in mano e che si porta dietro entrando in scena è il copione del suo spettacolo. Che poi tanto copione non è, è una vera e propria enciclopedia di vita, di storie, racconti, aneddoti, anni vissuti che passano attraverso l’adolescenza, la giovinezza e l’età adulta. Oltre che la sua carriera ormai ventennale che lo ha portato ad essere attore, sceneggiatore, regista. Braccia e mente dei suoi spettacoli, proprio come questo – Ti racconto una storia – con cui è tornato in teatro e in tour in giro per l’Italia, di cui è protagonista assoluto in scena e anche regista. “Sono un cantastorie in provincia ed è per questo che sono qui”, esordisce così per dare inizio al suo spettacolo.

Con una scenografia semplice fatta di lavagne, libri e luci, Edoardo Leo infrange la quarta parete e saluta immediatamente il suo pubblico – una platea di tutte le età che ha riempito letteralmente e totalmente il teatro delle Muse di Ancona il 7 maggio – si rivolge a loro, domanda, risponde, ride con loro, chiama i più piccoli sul palco e si prende tanti, tanti, lunghi e profondi applausi.

In due ore con la sua romanità bella e travolgente regala storie, rilegge gli appunti di quando era un adolescente e viveva con i suoi genitori, tocca l’attualità con il racconto con un filo di ironia e simpatia della cena di Natale 2021 fatta di regole, vaccini e test molecolari. Dai temi più delicati a quelli più leggeri, dai brani degli autori come Gabriel García Márquez fino a Baricco e alle regole per cambiare un pannolino. E poi la musica, e quel giorno di tanti anni fa quando a 11 anni scopre Bruce Spristeeng in macchina con lo zio per le vie in provincia di Viterbo.

Edoardo leo Ancona

Sul palco anche Jonis Bascir e la sua chitarra per un accompagnamento musicale perfetto per i momenti solenni, quelli della riflessione e anche quelli più leggeri e comici. “Il teatro si fa insieme – racconta andando anche fuori dal copione, lasciandosi trasportare dall’istinto, dall’emozione, da quello che sente e vuole dire perchè il suo spettacolo è anche così – Una storia da raccontare è una storia da ricordare – aggiunge avvicinandosi alla conclusione – Ed è quello che faccio adesso, non ho fatto altro dal 1983: racconto storie per mestiere e in serate come queste è la cosa migliore che possa capitare“.

Edoardo leo Ancona

 

 

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