Social & calamità

Disastri naturali, intelligenza artificiale e cittadini “sensori attivi”: nasce piattaforma per soccorsi mirati di Protezione civile

Sarà operativa entro giugno la piattaforma che fornirà un supporto fondamentale alla Protezione civile. Il progetto, finanziato con 3 milioni di euro dal programma di cooperazione transfrontaliera 'Interreg V-A Italia-Croazia', è stato illustrato nella sede della Protezione civile, fornirà un innovativo strumento di supporto alle decisioni e agli interventi da mettere in campo in caso di terremoti, incendi, alluvioni. L'iniziativa coinvolgerà anche i più giovani, principali fruitori dei social, tramite l'Ufficio scolastico regionale: diventeranno "ambasciatori della sicurezza"

Il ritardo con cui vennero attivati i soccorsi in occasione del violento terremoto del Centro Italia – che nel 2016 ha distrutto Amatrice e Accumuli – e la confusione che ha caratterizzato la prima fase dell’intervento alla popolazione sono stati probabilmente un caso-limite. E probabilmente è stata la spinta all’implementazione degli strumenti che possono aiutare a coordinare meglio e a rendere più precisi gli interventi a favore delle popolazioni colpite da un terremoto, da un incendio o da un’alluvione.

Le informazioni fornite dai cittadini colpiti da un’emergenza posso rivelarsi fondamentali. Possono esserlo ancora di più quelle fornite in tempo reale sui social (Facebook, Twitter, Instagram, You Tube ad esempio): i post in cui si segnalano calamità o eventi sismici possono rivelarsi un'”arma” preziosa. E’ su questo concetto che è stata sviluppata la piattaforma EDSS (Emergency Decision Support System) che consentirà al sistema di Protezione civile di acquisire le informazioni necessarie all’individuazione di situazioni di criticità e valutarne i relativi rischi.

“La sperimentazione della piattaforma Edss è alle battute finali: ora è in fase di test, sarà completata entro maggio e a giugno sarà operativa”, ha spiegato Antonio Cardillo, funzionario della Protezione civile regionale che ieri (7 maggio) nella sede di Campochiaro ha ospitato un seminario svolto in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti. In questa occasione è stato illustrato il progetto E–Citijens, finanziato con poco meno di 3 milioni di euro dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Croazia.  La Regione Molise è capofila del progetto che annovera altri nove ‘project partners’: Regione Veneto, Eurelations Geie, Università di Bologna, Comune di Pescara, Euroregione Adriatica-Ionica, Contea di Spalato e Dalmazia, Università di Spalato, Contea di Zara, Comune di Dubrovnik.

Toma e Tiberio

Il governatore Donato Toma, oltre a ricordare nel suo intervento il drammatico sisma di San Giuliano di Puglia e gli incendi che la scorsa estate hanno devastato il Basso Molise, si è detto “orgoglioso che una piccola regione, particolarmente reattiva e preparata a criticità importanti, abbia messo a sistema modelli di collaborazione che la pongono alla guida di diversi progetti dedicati alle tematiche di Protezione civile e, in particolare, di creazione degli scenari di evento”.

Cardillo, assieme al dottor Adolfo Colagiovanni (project manager del progetto), ha illustrato nel dettaglio come funzionerà la nuova piattaforma che “ha uno scopo importantissimo: coinvolge il cittadino che diventa un ”sensore mobile’ e, fornendo informazioni sui social, consente di ottenere informazioni utili ai fini della creazione dello scenario di evento e permettere un intervento mirato e puntuale”. Quindi, “grazie ad un modulo di intelligenza artificiale, la piattaforma cattura in automatico post scritti con determinati termini e hashtag e geolocalizzati , individua quelli che per noi sono ‘termini guida’. Quindi, chi vuole collaborare deve innanzitutto attivare la geolocalizzazione sul proprio smartphone e aggiungere al post l’hashtag #edss. Sarà poi fondamentale aggiungere una foto dell’emergenza che si sta vivendo al post”. 

piattaforma edss

Fra l’altro il funzionario della Protezione civile e il sindaco di Civitacampomarano nonchè disaster manager Paolo Manuele hanno elaborato un piano all’avanguardia in occasione della frana che il 4 marzo 2017 ha colpito il paese della street art. Il comune è diventato un esempio di eccellenza non solo dal punto di vista delle tecnologie impiegate per monitorare la frana, ma anche perchè è stata incentivata l’informazione della popolazione, che è consapevole di vivere in un’area a rischio.

La piattaforma Edss, innovativo sistema di supporto alle informazioni fornite in caso di emergenza, facendo leva sui social non poteva non coinvolgere i principali fruitori di Facebook e Instagram: ossia gli studenti che trascorrono in media sei ore al giorno sui social. Tutto avverrà tramite l’Ufficio scolastico regionale. “Con il progetto E–Citijens docenti e studenti diventano ambasciatori della sicurezza”, ha dichiarato Giuseppe Lanese, responsabile della comunicazione dell’Usr. “Tramite un’apposita formazione, studenti e docenti apprenderanno elementi di protezione civile, l’uso dei social e come scrivere un post in caso di emergenza. Anche loro potranno dunque documentare un’emergenza con foto, video e audio e impareranno anche le regole etiche per la pubblicazione di tali contenuti sui social” e in questo modo, ha concluso Lanese, “riusciamo a dare informazioni su un’emergenza e a responsabilizzare i ragazzi. Sono state individuate quattro scuole capofila del progetto: il ‘Marconi’ e il ‘Pilla’ di Campobasso, il ‘Fermi’ di Isernia e il ‘Giordano’ di Venafro.

Un’informazione tempestiva è fondamentale soprattutto nella cosiddetta ‘golden hour‘, il lasso di tempo essenziale per salvare le vite delle persone in caso di disastro naturale, ha ricordato il dottor Fabio Neri.

Toma Ordine giornalisti protezione civile

 

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