Il caso a san giuliano del sannio

Cuccioli di cane uccisi a sassate, autopsia conferma cranio sfondato per tutti e quattro

I medici dell'Istituto zooprofilattico Abruzzo-Molise avrebbero confermato, al termine dell'autopsia, l'orribile morte dei quattro cuccioli brutalmente massacrati a San Giuliano del Sannio una decina di giorni fa. Intanto continua l'attività investigativa dei Carabinieri Forestali che hanno ascoltato diverse persone, sia residenti in paese sia testimoni della presenza dei cagnolini nella contrada rurale

L’esito non è ufficiale, ma dalle prime indiscrezioni anche l’autopsia confermerebbe la brutale morte dei quattro cuccioli massacrati a San Giuliano del Sannio una decina di giorni fa. I medici veterinari dell’Istituto zooprofilattico Abruzzo-Molise, che ha sede in via Garibaldi a Campobasso, avrebbero riscontrato la presenza di lesioni sul cranio dei cagnolini. Un elemento che confermerebbe il terribile sospetto dei volontari dell’associazione animalista Stop animal crimes Italia e del Nucleo tutela animali ambiente (N.O.E.T.A.A.) che quel giorno sono stati chiamati nella contrada rurale da alcune ragazze. Queste ultime si erano recate in quel luogo, nelle campagne del paese in provincia di Campobasso, per portare un po’ di cibo ai quattro cuccioli e alla madre che erano in attesa di una sistemazione. La loro presenza era stata infatti segnalata all’ufficio comunale preposto per i casi di randagismo. Poi l’atroce scoperta, denunciata ai Carabinieri Forestali e che ha suscitato enorme clamore nella pubblica opinione per la ferocia con cui ci si è accaniti contro dei cuccioli indifesi.

In questi giorni gli uomini dell’Arma hanno avviato l’attività investigativa volta ad accertare i responsabili dell’orribile massacro. Durante le indagini, che sono in corso, hanno ascoltato diversi testimoni: sia alcuni residenti in paese sia testimoni che nei giorni precedenti al drammatico ritrovamento avevano visto i cagnolini in vita.

Ulteriori elementi saranno inoltre forniti dall’autopsia svolta dall’Istituto zooprofilattico che potrebbe rilevare come sono state provocate le lesioni sul cranio dei cuccioli, se ad esempio è stata utilizzata una mazza o una vanga o un altro attrezzo da lavoro oppure se sono stati usati dei sassi, come ipotizzato in un primo momento.

Non ci sono immagini che avrebbero potuto supportare l’attività investigativa: i piccoli animali sono stati uccisi in campagna, in un’area in cui non ci sono telecamere di videosorveglianza che avrebbero potuto fornire ai Carabinieri Forestali possibili indizi sulle persone che quel giorno si trovavano nella contrada.

Lega del Cane denuncia la mattanza molisana di cuccioli. Indagini proseguono, “chi sa parli”

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