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Concorso infermieri, pochi alla prova finale. Cisl: “Si possono assumere anche i precari”

Il sindacato sollecita l'assunzione dei precari per rimpolpare le carenze di organico che neppure il maxi concorso potrà sanare: appena 136 andranno all'orale (su quasi 3mila candidati) per 45 posti messi a bando dall'Asrem a fronte di un fabbisogno stimato in 200 persone.

C’è bisogno di almeno 200 infermieri negli ospedali molisani, ma i posti messi a bando dall’Asrem sono appena 45. Non solo: al maxi concorso, che tante polemiche ha prodotto a causa di una procedura piena di ombre, hanno partecipato in poco meno di tremila persone e di queste, secondo i calcoli della Fials, accederanno alla prova orale appena 45 candidati.

Insomma, la carenza di organico non sarà rimpolpata da questa selezione che si è svolta a Roma il 27 aprile scorso e che rischia di essere compromessa ulteriormente dai ricorsi che potrebbero presentare gli esclusi per le presunte irregolarità riscontrate.

Problemi che lo stesso dg Asrem, Oreste Florenzano, da un lato ha ammesso (ci sono stati innegabili problemi alla rete internet il giorno della prova scritta) e dall’altro ha ‘difeso’ dicendo che in tutti i casi non inficeranno l’esito dell’esame.

Oggi a rinfocolare le polemiche ci pensa il sindacalista Bruno Delli Quadri (coordinatore Professioni sanitarie Molise della Cisl) che ha sollecitato la stabilizzazione dei precari appellandosi alla legge 234 del 30 dicembre 2021.

“La Cisl Fp – ricorda Delli Quadri – alla luce dei risultati delle prove concorsuali del 27 aprile, dove si evince che il numero dei candidati che ha superato le prime prove concorsuali è nettamente al di sotto del Piano del fabbisogno di Personale 2022/24 che richiede 200 infermieri oltre ad innumerevoli altri profili professionali, invita le SS.LL (la nota è indirizzata alla struttura commissariale, alla Regione, al Consiglio regionale e all’Asrem, ndr), ciascuna per le proprie competenze, ad avviare celermente le procedure per la stabilizzazione del personale sanitario che abbia maturato i requisiti secondo la normativa vigente”.

E questo perché l’ultima legge Finanziaria non esclude l’assunzione a tempo indeterminato di oss e infermieri che hanno maturato i requisiti durante i periodo di lavoro a tempo determinato. Parliamo dunque dei precari “che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione”.

Precari in genere, quindi, e non per forza precari che hanno lavorato negli ospedali molisani.

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