Riccia

Centrale a biometano, comitato diffida tecnici e sindaco di Riccia. Fascicolo in Procura

L'obiettivo è annullare l'autorizzazione rilasciata lo scorso ottobre per la costruzione dell'impianto e chiedere agli inquirenti di valutare ipotesi di reato

La documentazione relativa alle autorizzazioni rilasciate per costruire la centrale a biometano di Riccia è stata inviata alla Procura di Campobasso. E’ il ‘Comitato Riccia Borgo Pulito’ ad annunciarlo fra l’altro poche ore dopo l’approvazione in Consiglio regionale della mozione di Micaela Fanelli che impegna la Regione a porre, con la Sovrintendenza, vincoli ambientali e paesaggistici sull’area interessata dal progetto inizialmente autorizzato dallo sportello unico attività produttive del Comune di Riccia.

“Ulteriori ricerche e verifiche operate dal “Comitato Riccia Borgo Pulito” hanno evidenziato nuove e gravi violazioni delle norme in materia urbanistica che, gioco forza, metteranno una pietra tombale sul progetto per la realizzazione della ‘Centrale a biometano di Piana della Melia’”, dicono convinti dal comitato. Che ieri ha inviato anche diffidato il sindaco Pietro Testa, il responsabile del SUAP e il Responsabile del V Settore del Comune di Riccia “ciascuno per quanto di competenza, a procedere, in autotutela, all’immediato annullamento dell’autorizzazione unica rilasciata il 22 ottobre 2021, essendo emerse inconfutabili prove del totale scollegamento tra la PAS-SCIA e gli elaborati progettali della centrale presentati dalla società Agrimetano Sud”.

Energia pulita dal biometano, chi c’è dietro il faraonico progetto della nuova centrale di Riccia?

In pratica, sostengono dal Comitato e come annunciato anche in Aula dal governatore Toma, “la società di Caserta ha presentato una richiesta al Comune di realizzare una centrale a biometano attraverso un “intervento di manutenzione straordinaria (pesante), restauro e risanamento conservativo (pesante) e ristrutturazione edilizia (leggera)” su terreni agricoli individuati al foglio 60, particelle 19, 20, e 209 del Comune di Riccia, e classificati, a detta del progettista, con la seguente categoria: “D 10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alla attività agricole”. Dalle visure catastali emerge invece che quelle particelle sono classificate come “seminatavi” e  “pascoli” e su di esse non sono presenti fabbricati di nessuna natura. Gli elaborati progettuali verificati dall’Ufficio Tecnico del comune di Riccia non hanno alcun collegamento la Pas – Scia presentata dalla società Agrimetano Sud che deve essere immediatamente annullata”.

Copia del fascicolo presentato al Comune “sarà inviato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso affinché valuti se sussistono o meno ipotesi di reato”.

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