Interrogazione pd in consiglio

Casa di riposo Pistilli, Gravina: “Mie nomine erano legittime, c’è anche parere dell’Anticorruzione”

Il sindaco risponde a una interrogazione della consigliera dem Bibiana Chierchia su presunti aggravi di costi seguiti al commissariamento della casa di riposo Pistilli. Gravina considera chiusa ogni polemica svelando che anche l'Anac gli ha dato ragione sulla legittimità della sue nomine.

Si torna a parlare della casa di riposo Pistilli di Campobasso: il tema è tornato in Consiglio comunale dove il sindaco Roberto Gravina ha annunciato l’acquisizione – da lui stesso richiesto – del parere dell’Anticorruzione (Anac) sulla legittimità delle nomine operate con decreto sindacale.

La discussione è partita da una interrogazione della consigliera del Partito Democratico, Bibiana Chierchia, sul commissariamento della struttura di via Delle Frasche, sull’aggravio economico a carico del Municipio e sul bando per il nuovo consiglio di amministrazione dopo il terremoto che ha travolto il geriatra Mino Dentizzi (rimosso dal sindaco a novembre del 2021).

“Intanto – ha sottolineato Gravina nella sua risposta – non risulta che la revoca di un incarico fiduciario debba preliminarmente passare per una informazione ai consiglieri comunali e questo non già per l’inosservanza di regole istituzionali scritte e non scritte, ma semplicemente perché essendo atto monocratico, le dinamiche dei rapporti fiduciari ad esso sotteso, sia all’atto della nomina, che all’atto della revoca, sono sottratte dagli ambiti consiliari; va da sé, infatti, che l’interrogante, ovvero la consigliera Chierchia, non ha mai sindacato nulla rispetto all’atto di nomina, che ugualmente – e naturalmente – è stato assunto e comunicato nelle medesime forme. Riguardo alle motivazioni, poi, nella totale trasparenza delle forme e dei contenuti, sono state oggetto di chiarimento all’interno del decreto di revoca, poi successivamente integrato per sole ragioni relative all’impugnativa presentata dal revocato dinanzi al TAR Molise, che peraltro, non concedeva la sospensiva in quanto non ne sussistevano i presupposti.

 

Parimenti, priva di fondamento, è la premessa circa un aggravio di costi delle spese imputate asseritamente all’Amministrazione comunale per il compenso del Commissario straordinario, che attualmente grava sul bilancio dell’Asp e rispetto al quale si è già formalmente richiesto alla Regione – peraltro senza ancora ottenere riscontro – di imputare i costi al bilancio regionale, come esemplificativamente avvenuto recentemente nel Lazio, con il commissariamento di un ex IPAB”.

Poi, in relazione al nuovo bando Gravina ha sottolineato che “le intenzioni dell’esecutivo comunale risultano da tempo assunte posto che in data 13 aprile scorso veniva pubblicato specifico avviso pubblico in albo pretorio (al n. 1761, dal 13.4.2022 al 16.5.2022) relativamente all’aggiornamento dell’elenco per la nomina di due componenti del Cda della Pistilli. Forse è sfuggito all’interrogante che oggi, così, ne assume contezza”.

“Relativamente alle interlocuzioni con la Regione Molise, – ha poi aggiunto il sindaco – la vicenda è stata oggetto, come noto, di un commissariamento che a parere dell’Amministrazione non era più possibile attivare in quanto tardivo – il Cda risultava già ricostituito – e comunque fondato su presupposti errati. Nonostante le comunicazioni ufficiali, la Regione ha inteso procedere ugualmente al commissariamento, ponendo in capo al commissario le incombenze circa la ricomposizione del Consiglio. Inoltre, come già detto, si è ulteriormente contestata la scelta di porre a carico dell’ASP i costi del commissariamento ma allo stato non è pervenuto alcun riscontro.

Per mera completezza, – ha poi aggiunto in conclusione Gravina – si informa il Consiglio, che è stato recentemente acquisito parere Anac, richiesto dallo scrivente, circa la legittimità delle nomine operate con decreto sindacale n. 14/2021 e pertanto ciò consentirà di riassumere ed integrare il predetto decreto superando ogni questione che appariva già pretestuosa e che oggi si ritiene, con il qualificato parere della predetta Autorità, definitivamente risolta, con ogni conseguenza anche in ordine ai costi del commissariamento ed alle conseguenze ad esso sottese.”

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