Dopo 33 anni di servizio

Carabinieri, il comandante di Baranello va in pensione e diventa cittadino onorario

Nativo di Monacilioni, il luogotenente Vincenzo Narducci ha concluso il 2 maggio la sua lunga carriera nell’arma dei Carabinieri. Carriera, iniziata nel 1989, quando quasi trentenne si è arruolato e dopo il corso formativo prima alla Scuola Sottufficiali di Velletri e poi a Vicenza poi, è stato promosso sottufficiale.

Prima destinazione la legione Sicilia, con l’incarico di vicecomandante della Stazione di Enna, della quale, dopo quattro anni ed un breve periodo di Radiomobile, ne è stato comandante titolare fino all’ottobre del 1999. Da quell’anno, il trasferimento in Molise e l’incarico di Comandante titolare della Stazione di Baranello.

È stato insignito di diversi riconoscimenti ed attestazioni di servizio, tra i quali la Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare, Medaglia d’oro lungo comando, Nastrino d’oro (20 anni) Comandante di Stazione Carabinieri, Croce d’oro per anzianità di servizio e la benemerenza per attività di soccorso ambito Dipartimento Protezione Civile.

Stimato e ben voluto dalla scala gerarchica e da tutti i colleghi, come ha ammesso anche il Comandante della Compagnia carabinieri di Bojano, il capitano Edgard Pica, al comandante Narducci sono giunti i ringraziamenti di tutti.

Un grazie particolare gli è stato tributato dalle amministrazioni comunali di Baranello e Busso, con le quali ha collaborato ed è stato punto di riferimento per tutti i 23 anni di servizio.

In occasione del congedo, che coincide con il compimento dei sessanta anni di età, il primo cittadino di Baranello, Riccardo Di Chiro, insieme a tutto il consiglio comunale ha inteso conferire al Luogotenente Narducci la “cittadinanza onoraria” del piccolo comune in virtù di quel sentimento di fiducia che ancora oggi i cittadini tutti ripongono nell’Arma dei Carabinieri. Nella sala consiliare di Busso, invece, il sindaco ha omaggiato il sottufficiale con una targa ricordo per l’abnegazione e la professionalità messa in campo, nella gente per la gente.

E, infine, il ringraziamento del Capitano Pica: “Anche se ha raggiunto la meritata pensione – ha detto l’Ufficiale – non sarà mai un ex, resterà nella grande famiglia dell’Arma e memoria storica della Compagnia di Bojano, a cui i suoi colleghi continueranno a rivolgersi con immutato affetto e stima”

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