Campobasso

Agente aggredito da un ragazzino, sindacato polizia lancia l’allarme sulle babygang

“È ora di aprire gli occhi sul fenomeno babygang - dichiara i segretario del Spp - presente ormai anche in piccole città”. L'ultimo episodio sabato sera a Città nella Città, quartiere residenziale del capoluogo.

Un agente di polizia, non in divisa, è stato aggredito sabato intorno alle ore 19 da un ragazzino. Nel corso di una sorta di rissa avvenuta in una delle zone più complicate dal punto di vista sociale di Campobasso, il quartiere residenziale che va sotto il nome di Città nella Città, l’agente sarebbe stato colpito da un minorenne, secondo quanto si apprende dal segretario del sindacato di polizia penitenziaria Aldo di Giacomo che domani mattina, davanti la casa di reclusione di Campobasso in via Cavour, farà il punto sugli ultimi episodi di violenza da parte di baby gang analizzando anche la situazione regionale. Sembra che- ma la vicenda è oggetto di indagini – il ragazzino stesse cercando di difendere una terza persona  sulla quale erano in corso accertamenti da parte della Polizia di Stato.

“L’aggressione a Campobasso di un ragazzo a un poliziotto, sia pure non in divisa, non ci sorprende perché stiamo denunciando da tempo episodi di microcriminalità che vedono protagonisti ragazzi sempre più giovani e anche ragazze attraverso bande diffuse nelle città di provincia e non solo nelle metropoli” scrive Aldo di Giacomo segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria in Molise. “È ora di aprire gli occhi sul fenomeno babygang – aggiunge – presente ormai anche in piccole città”.

“Puntualmente a ogni episodio che finisce sui giornali si susseguono letture sociologiche e scontati commenti politici ma il clamore dura poche ore senza approfondire le cause, e nessuno si chiede cosa accade quando i ragazzi sono arrestati a cosa servano 17 istituti penali per minorenni che ospitano oggi 300 giovanissimi, un numero forse mai così basso negli ultimi due anni a causa della diffusione della pandemia che ha orientato i magistrati a ricorrere ad altre misure, a fronte dei circa 15mila ragazzi che sono in carico al nostro sistema giudiziario”. Il Sindacato di Polizia Penitenziaria fornisce i dati: il 90% di chi è entra in un istituto per minori si avvia verso una carriera criminale; il 70% dei ragazzi entra per custodia cautelare con una permanenza media di poco superiore ai 100 giorni; negli ultimi due anni è in forte la presenza di ragazzi stranieri che oggi sono intorno al 50% del totale. Per di Giacomo fondamentale “avviare percorsi di studio e di formazione al lavoro e contestualmente rafforzare le attività ed esperienze di lavori socialmente utili”.

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