Il mistero nelle acque

Strage di carpe al Lago di Occhito: giallo sulle cause della morìa

Decine di pesci sono emersi dalle acque in uno scenario macabro. Ora bisognerà indagare per capire cosa potrebbe aver danneggiato la fauna dell'invaso che segna il confine tra Puglia e Molise

Decine di carpe morte nelle acque del lago di Occhito. E’la macabra scena che si sono trovati davanti venerdì mattina alcuni appassionati di pesca che si erano spostati sulle rive dell’invaso che segna il confine tra Puglia e Molise per trascorrere qualche ora all’aria aperta.

Invece, si sono ritrovati davanti a decine di pesci galleggianti o spiaggiati. Fatto che ha destato ovviamente molta preoccupazione non soltanto fra gli amanti della pesca ma anche tra i visitatori che hanno denunciato “il colore giallastro delle acque nel recente periodo”.

Occhito carpe morte
Occhito carpe morte
Occhito carpe morte
Occhito carpe morte
Occhito carpe morte
Occhito carpe morte

Il motivo della morìa improvvisa (perlopiù di carpe) non è stato ancora accertato. E non è escluso che le diverse associazioni di pesca del posto decidano di far presente il caso all’Arpa e di informare le autorità competenti affinché siano approfonditi i motivi che hanno portato alla morte di questi esemplari, di cui fra l’altro il Lago di Occhito è particolarmente ricco.

Non è possibile dunque al momento sapere con certezza se l’acqua sia inquinata (anche se a detta di molti resta l’ipotesi prevalente) o se l’invaso con un livello di acqua basso a causa della mancanza di piogge sia diventato anossico, privo di ossigeno sufficiente per i pesci.

Qualcuno ha parlato anche di “eutrofizzazione dell’habitat”, cioè quel processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze fertilizzante come l’azoto e il fosforo. Un fenomeno che si manifesterebbe con l’alterazione del colore e della trasparenza delle acque per l’alta concentrazione di alghe in sospensione, che in realtà sarebbe evidente dalle immagini girate nelle acque di Occhito. Ma si è al momento nel solo campo delle ipotesi.

Sarà necessario approfondire con esami specifici per capire cosa è realmente  accaduto.

Anche perché soltanto nel 2021 Goletta Verde aveva parlato di buona qualità delle acque di Occhito. Tanto da immaginare, grazie alla salubrità dell’ambiente un piano di sviluppo in termini turistici, ambientali ed economici. “La tutela dell’invaso è sotto l’occhio di tutti i comuni confinanti e ne è prova il contratto di lago sottoscritto prima dell’era covid. I due punti campionati questo anno – era stato spiegato in un’apposita conferenza stampa – sono stati studiati in modo da analizzare due punti diversi. Il primo, dove sono collocati i due depuratori di Macchia Valfortore e Pietracatella, l’altro Fosso Giuriaci è, per le sue caratteristiche geomorfologiche, volto allo sviluppo turistico dell’invaso”.

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