Campobasso

S. Giorgio, il programma civile e religioso per la festa del patrono di Campobasso

La recita del Rosario, le messe e la processione per le strade di Campobasso: orari e dettagli della celebrazione per il santo patrono

Ci si prepara per la festa del santo patrono di Campobasso. Già da oggi, e fino al 22 aprile, alle ore 18 e 15 nella chiesa di San Giorgio verrà recitato il rosario a cui seguirà la messa alle 19. Celebrazioni più lunghe il 23 aprile con messe tra le 8 e 30 e le 11 e 30 (sempre nell’omonima chiesa che porta il nome del santo patrono della città). La celebrazione pomeridiana delle ore 17 sarà invece presieduta dall’arcivescovo Giancarlo Bregantini e concelebrata dai sacerdoti della città con i diaconi, i religiosi e le religiose, i gruppi ecclesiali, le autorità civili e militari e naturalmente con i fedeli. Seguirà poi la processione per le vie della città con soste a palazzo San Giorgio per il saluto del sindaco e per la benedizione del vescovo alla città, e davanti alla chiesa di San Leonardo per una preghiera nel centro storico.

Chiesa san Giorgio Campobasso

Pubblichiamo, di seguito, il messaggio del parroco della chiesa di San Giorgio, don Luigi Di Nardo

Dopo due anni di sospensione delle celebrazioni a causa delle limitazioni dovute alla pandemia Covid 19, si riprende quest’anno la processione, per le vie principali della Città, di San Giorgio, patrono di Campobasso.

A dire il vero, anche nei momenti più difficili abbiamo sempre dato un segno di presenza. Nel 2020 in cui si era in pieno lockdown, con la statua affacciata sulla Città, dalla collina Monforte, il Vescovo e alcune autorità hanno dato un messaggio forte a tutti i cittadini di resilienza e di coraggio, sull’esempio del nostro santo protettore.

Naturalmente non sono mancate la preghiera e la benedizione.

L’anno scorso, benché non si sia potuto tenere la processione, nella chiesa del Santo, abbiamo celebrato Messa, chiedendo ancora una volta di resistere agli assalti del maligno e di ottenere la grazia di uscire presto dalle gravi crisi sanitaria ed economica.

Adesso, con ritrovato entusiasmo, ci riprendiamo la festa in pienezza.

Invochiamo in prima istanza il dono della pace. Nella luce pasquale, con la presenza del Risorto, la Chiesa non deve mai smettere il suo ruolo di messaggera di pace.

La testimonianza vittoriosa di Giorgio che sconfigge il drago, simbolismo di ogni male diffuso nella nostra società e in tuti i tempi, aiuti quanti lottano per i diritti di libertà e di autonomia a sollevare lo sguardo e sperare in un futuro migliore.

 

 

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