Focus sull'ambiente nelle agorà

Rinnovabili, progetti in tutta Italia col Pnrr. Molise in ritardo e imprese in fuga

Mentre le altre Regioni stanno andando avanti sul terreno della transizione ecologica grazie ai finanziamenti del Pnrr, in Molise è tutto fermo. Pd critica il governo Toma, Facciolla: "Il Piano Energetico regionale risale all'esecutivo Frattura". All'Agorà dedicata all'ambiente hanno partecipato anche imprenditori come Marco Pulitano: "Assenza di legislazione scoraggia rende il Molise una terra poco appetibile per le aziende". Presenti anche Patrizia Manzo (M5S) e Tecla Boccardo (Uil)

La Regione Puglia farà di Taranto la ‘città dell’idrogeno’. La Regione Sardegna ha promosso centri di produzione di idrogeno impiegando i finanziamenti previsti nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Molise invece non ha nemmeno legiferato su questo tema scoraggiando anche le imprese che avrebbero potuto creare nuove opportunità di lavoro. E’ quanto emerso nella seconda ‘Agorà’ organizzata dal Pd a Campobasso nell’ambito degli appuntamenti organizzati ad aprile e dedicati al ‘Patto verde del Molise’. Ospite d’eccezione il professore Livio de Santoli dell’Università La Sapienza di Roma.

‘Energia e Territorio, prospettive per il Molise’: questo il tema dell’incontro moderato dal segretario dem Vittorino Facciolla (ex assessore all’Ambiente nella Giunta Frattura) a cui hanno partecipato non solo il capogruppo del Pd Micaela Fanelli, ma anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Manzo, il presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco, l’imprenditore e amministratore di Energy Time S.p.A. Marco Pulitano e Marco Furfaro, responsabile della Segreteria nazionale del Partito Democratico ‘Rapporti con i Movimenti’.

Il nostro piano energetico che è stato fatto 7 anni fa, in realtà ha caratteristiche ancora oggi attualissime – ha detto il professore De Santoli –  quali il rapporto dell’energia con il paesaggio e con l’agricoltura. Nessuno vuole fare impianti in zone vincolate o tutelate”. Inoltre quasi tutti i governi regionali italiani stanno legiferando sul tema dell’energia perché attualmente grazie anche al Pnrr ci sono tante risorse economiche messe a disposizione, tra queste regioni non c’è il Molise. Una carenza gravissima se si considera l’attuale scenario internazionale: la guerra in Ucraina ha messo in luce la ‘dipendenza’ dell’Italia dal gas russo. Ieri il premier Draghi ha firmato il nuovo accordo per l’approvvigionamento del gas con l’Algeria.

“La transizione ecologica – le parole di Furfaro – servirà a valorizzare i cittadini, le persone, perché porterà nuova occupazione e posti di lavoro, servirà a creare una nuova coscienza dell’ambiente e dell’energia perché solo fino a 20 anni fa si parlava di inceneritori ed oggi si parla di riciclo dei rifiuti, se riusciamo a costruire tutto questo riusciremo a combattere i cambianti climatici, ad avere un’indipendenza energetica e a costruire modelli di sviluppo che favoriscano la qualità e il benessere della vita”.

A livello regionale Vittorino Facciolla ha rivendicato i risultati dell’esecutivo Pd guidato da Paolo Frattura ricordando l’elaborazione del Piano Energetico regionale che fu il risultato del lavoro dell’intera comunità molisana scritto e redatto in maniera avanguardista e purtroppo rimasto inattuato.

Critiche sono state espresse nei confronti del governo Toma e in particolare del sottosegretario Roberto Di Baggio, titolare della delega sulla tutela dell’ambiente. La consigliera di M5S Patrizia Manzo nel suo intervento ha sottolineato il vuoto amministrativo che ha caratterizzato questi quattro anni di governo regionale, assenza di confronto, di programmazione e ha ribadito come solo una classe politica preparata e in grado di fare programmazione saprà coniugare la transizione energetica con la tutela dell’ambiente e saprà spingere sul tema delle rinnovabili senza fare scempio del territorio.

L’assenza di un piano regionale organico complica poi l’attività degli imprenditori, come ha messo in luce Marco Pulitano: il quadro che si presenta alle imprese che si occupano di rinnovabili in Molise è estremamente complesso. La mancanza di programmazione, di una legislazione chiara, la complessità degli iter burocratici ed i tempi estremamente lunghi rendono il Molise una terra poco appetibile per le aziende del settore che, inevitabilmente preferiscono investire altrove. Pulitano ha fatto l’esempio della Sicilia dove, per incentivare le imprese delle rinnovabili e far sì che gli introiti ricadano sul territorio, si scelgono imprese che hanno sede sociale in Sicilia.

Il Pd, assieme al Movimento 5 Stelle, presenterà un’apposita legge sulle comunità energetiche in Consiglio regionale, ha annunciato il capogruppo dem Micaela Fanelli che ha fatto un excursus sul tema dell’energia in Molise, sulla mancanza di programmazione e di confronto da parte del governo regionale e ha espresso la sua preoccupazione in vista della pianificazione del piano energetico dei prossimi sette anni. Dati sulle energie rinnovabili in Molise sono stati forniti da Andrea De Marco, presidente di Legambiente Molise. 

Tra i partecipanti all’Agorà anche tecnici e cittadini provenienti dai più disparati ambiti della società civile giunti per dare il proprio personale contributo al tema dell’Energia e Territorio; il dott. Remo Manoni, ex direttore scientifico di Arpa Molise, alcune sigle sindacali come Tecla Boccardo rappresentante della Uil,  i dirigenti regionali Salvatore Casale e Nicolina Del Bianco, Don Nicola Pietrantonio che tanto sta facendo in Basso Molise per la salvaguardia del paesaggio condividendo la necessità di dare spazio alle energie rinnovabili e ribadendo la necessità del lavoro sinergico con le istituzioni.

Il prossimo incontro delle Agorà si terrà a Campomarino nella bellissima cornice dell’azienda Di Mano Norante il 22 aprile, al centro dell’incontro il tema ‘Coltivare il futuro, quale agricoltura per il Molise”.

Iscrizioni libere all’indirizzo: agorapdmolise@gmail.com

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