L'iniziativa per i borghi

Restauro di manufatti e beni rurali, 4 mln al Molise. Ecco come candidarsi per i fondi

Previsto un cofinanziamento dell'80% o un finanziamento del 100% per i beni di “interesse culturale”. L'assessore Cotugno: "L'obiettivo è migliorare la qualità paesaggistica del territorio regionale, con il recupero di fontane, mulini, frantoi, muretti a secco, e tanti altri manufatti che fanno parte della storia dei nostri borghi".

Sarà possibile restaurare manufatti e beni rurali oramai in abbandono di proprietà privata o di proprietà pubblica ma affidati a privati da almeno cinque anni grazie ai finanziamenti concessi al Molise dal Ministero della Cultura. Poco più di 4 milioni di euro: questa la somma complessivamente assegnata alla nostra Regione. I finanziamenti saranno erogati a coloro che risponderanno all’avviso “Interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale”, la cui scheda tecnica è stata approvata ieri sera – 14 aprile – dalla Giunta regionale.

I soggetti beneficiari potranno usufruire di un cofinanziamento del 80% dei lavori per un massimo concedibile di 150 mila euro. Si potrà arrivare al 100% di finanziamento, sempre con la stessa soglia massima concedibile, se il bene è oggetto di dichiarazione di “interesse culturale”. L’investimento minimo presentabile è di 25 mila euro”, spiegano dall’assessorato regionale alla Cultura che a breve pubblicherà il testo dell’avviso.

La procedura di selezione delle operazioni sarà “a sportello”, dunque l’ordine temporale di presentazione della domanda per via telematica tramite l’Applicativo determinerà rigorosamente l’ordine con il quale gli uffici competenti provvedono all’istruttoria dei progetti presentati, fino all’esaurimento della dotazione economica disponibile.

Gli interventi ammessi a finanziamento riguardano: risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale; interventi di manutenzione del paesaggio rurale; allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso ricettività), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.

“E’ una misura di grande rilievo per il recupero di manufatti e beni rurali oramai in abbandono – afferma l’assessore Cotugno – l’intervento è teso a migliorare la qualità paesaggistica del territorio regionale, con il recupero di fontane, mulini, frantoi, muretti a secco, e tanti altri manufatti che fanno parte della storia dei nostri borghi. In questa maniera sarà possibile anche valorizzare al meglio, per scopi turistici, questi insediamenti che potranno arricchire ulteriormente il patrimonio culturale della nostra regione”.

vincenzo cotugno

Le domande risultate formalmente ammissibili saranno valutate da una Commissione appositamente istituita presso la Regione a cui partecipa un componente designato dal Ministero della Cultura. A ciascuna domanda sarà attribuito un punteggio complessivo da 0 a 100, con una soglia minima di qualità pari a 60 punti su 100. Saranno finanziate le proposte che avranno raggiunto il punteggio minimo di sufficienza, seguendo l’ordine temporale di arrivo su piattaforma.

 

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