Il dukw inabissato nel 1943

Relitto II Guerra mondiale in mare, la bonifica non è finita. La Marina: “Ci sono altri ordigni”

Ieri nuovo brillamento di proiettili e cariche da lancio ma i palombari sono convinti che nel mezzo anfibio ci sia altro materiale esplosivo. Si proseguirà nelle prossime settimane

Andranno avanti anche nelle prossime settimane le operazioni di bonifica del relitto del Dukw, il mezzo anfibio della Seconda Guerra mondiale ritrovato nei fondali di Termoli nel giugno scorso dopo 78 anni.

Anche il brillamento di ieri mattina, giovedì 14 aprile, da parte dei palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona non è stato quello conclusivo.

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Il personale della Marina è intervenuto ancora una volta sul posto, con l’ausilio dei mezzi nautici della Guardia Costiera di Termoli, e nel rispetto delle norme anti-Covid, per la bonifica degli ordigni esplosivi ritrovati sul relitto delle truppe alleate.

Dopo una serie di ispezioni subacquee, avvenute nei giorni scorsi, gli operatori subacquei della Marina Militare hanno proceduto a rimuovere alcuni proiettili di grosso calibro ed alcune cariche da lancio di fabbricazione inglese conservati a bordo del mezzo anfibio affondato. Poi gli ordigni sono stati trasportati, dai battelli della Guardia Costiera, nella zona di sicurezza, individuata a circa 4 miglia al largo del porto di Termoli dove gli ordigni sono stati distrutti tramite brillamento con cariche confezionate in modo da garantire la salvaguardia dell’ecosistema marino.

“Poiché da quanto emerso durante le operazioni – fa sapere la Marina Militare -, si presume che a bordo del relitto, un mezzo da sbarco alleato fabbricato dalla General Motors denominato DUKW (dove D indica l’anno di progettazione, U significa utilità, K trazione integrale e W automezzo con doppio assale posteriore), siano presenti ulteriori ordigni, le operazioni di bonifica riprenderanno nelle prossime settimane.

È bene ricordare che permane il divieto di transito e sosta nello specchio acqueo in cui è stato ritrovato il relitto, come da ordinanza d’interdizione della Capitaneria di Porto di Termoli”.

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