L'aggressione di via marche a campobasso

Pestò un’anziana per rapinarla, condannata con rito abbreviato a 4 anni e 6 mesi di carcere

Era il 31 maggio 2021 quando due donne, una rom di 27 anni e un’altra di 24 entrarono nell’appartamento di una palazzina di via Marche di proprietà di un’anziana signora di 77 anni.

La 27enne, con il volto scoperto, l’aggredì, la scaraventò a terra, le sigillò la bocca con del nastro adesivo e poi le legò le mani per tentare una rapina. Percosse l’anziana fino a farla sanguinare e solo quando pensò di averla uccisa la donna fuggì.

Poco dopo l’arresto ad opera dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso.

In carcere (e oggi ai domiciliari) finì la 27enne, la sua complice e nel registro degli indagati fu iscritto pure il nipote della vittima, un giovane anche lui di 27 anni.

La principale indagata – difesa dall’avvocato Silvio Tolesino – ha scelto il rito abbreviato. Idem il nipote della 77enne, difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio. L’altra donna invece ha patteggiato la pena.

Questa mattina, il giudice Roberta D’Onofrio, ha emesso il verdetto per tutte e tre le persone imputate.

L’avvocato Silvio Tolesino ha ottenuto per la principale indagata una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione. Il Pm, Elisa Sabusco, ne aveva chiesti otto. La donna, accusata di tentata rapina, lesioni, tentato sequestro di persona e cessione di sostanze stupefacenti è stata assolta dall’accusa di sequestro di persona e da quella che riguardava la cessione di droga avvenuta in più occasioni. Mentre è stata condannata per la tentata rapina ed un solo episodio di spaccio.

Anziana sequestrata e picchiata in casa: arrestate due donne. Indagato il nipote della vittima

Il nipote dell’anziana, accusato di essere complice della tentata rapina e di un episodio di spaccio, difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio è invece stato assolto. Il Pm aveva chiesto sei anni di reclusione.

L’altra donna, che nella vicenda avrebbe fatto da ‘palo’ durante la tentata rapina, è stata condannata a 3 anni e 4 mesi. Si chiude in questo modo una delle vicende più cruenti che scosse l’opinione pubblica della comunità di Campobasso per la violenza che fu consumata ai danni dell’anziana signora, sola in casa, alle prese con botte e calci che le causarono diversi traumi per i quali fu necessario il ricovero in ospedale.

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