Sant'angelo limosano

Dimessa Nicole, la bambina scomparsa. Ascoltata due volte in ospedale, si lavora sui dubbi

La bambina dimessa dall'ospedale Cardarelli di Campobasso dove oggi è stata ascoltata per la seconda volta dalla Squadra Mobile. La Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta: i reati ipotizzati vanno da scomparsa di minore a abbandono di incapace. Anche se la piccola ha raccontato di essere scappata per un rimprovero, restano alcuni aspetti da chiarire: Nicole è stata trovata miracolosamente illesa e senza i segni di una ipotermia nonostante le lunghe ore passate all'addiaccio

Nicole sta bene e può tornare a casa. E’ stata dimessa oggi, lunedì, alle 17 e 30, quando i medici della Pediatria l’hanno affidata alla mamma auorizzando l’uscita dall’ospedale di Campobasso, dove era stata trasportata subito dopo il ritrovamento –  a mezzogiorno di ieri, domenica 3 aprile – al termine di 12 ore di angoscia e terrore durante le quali si è temuto il peggio. La bambina, 5 anni, residente a Limosano con i genitori e il fratellino di 2 anni, è stata sottoposta a tutti gli accertamenti clinici finalizzati a escludere conseguenze sul piano fisico dopo una notte intera al gelo tra rovi, boschi e sentieri sterrati.

Al Cardarelli è stata curata per alcune escoriazioni e sottoposta a tutti gli esami per verificare lo stato di salute “che è buono”, dice il direttore generale della Asrem  Oreste Florenzano, precisando che è stata fornita alla bambina l’assistenza necessaria anche sotto il profilo psicologico, con psicologi e assistenti sociali per il trauma psicologico subito. Malgrado tante ore a temperature sottozero – durante la notte ha anche nevicato, come confermano i soccorritori volontari che in squadre a supporto delle forze dell’ordine l’hanno cercata disperatamente – la piccola aveva “le mani e il faccino freddi” ma nessun segno di ipotermia. Possibile, anche se molto improbabile date le condizioni atmosferiche e la lunga permanenza all’addiaccio. Ed è anche su questo, unitamente ad altri elementi che costituiscono punti oscuri nella vicenda che ha tenuto tutta Italia col fiato sospeso, che gli inquirenti sono al lavoro.

Ieri intanto la bambina è stata ascoltata in modalità protetta dalla Polizia di Stato con il supporto degli esperti e questa mattina è stata sentita una seconda volta. Secondo quello che si apprende avrebbe confermato in entrambi i casi la versione circolata fin dal primo momento, e cioè di essere scappata per il rimprovero che la madre le aveva fatto poco prima scavalcando con l’aiuto di una sedia la finestra al piano terra del casolare di campagna di proprietà dei nonni e in cui i genitori avevano deciso di trasferirsi temporaneamente. L’abitazione si trova a 4 chilometri di distanza dal centro abitato di Sant’Angelo Limosano.

Nicole avrebbe approfittato di un momento in cui la madre stava dando il biberon al figlio più piccolo nella stanza accanto per uscire fuori, nel buio gelido della notte, probabilmente dopo aver indossato il giaccone pesante rosa con il quale è stata ritrovata, e di aver raggiunto il luogo vicino un canalone distante in linea d’aria circa 800 metri dall’abitazione, percorrendo poco più di un chilometro a piedi. È una ricostruzione che suscita più di un dubbio, ed è proprio sui dubbi e gli interrogativi che sono al lavoro gli inquirenti molisani.

elicottero ambulanza bimba scomparsa
bimba scomparsa ricerche soccorsi

La Procura della Repubblica di Campobasso, con il sostituto procuratore Carollo, ha avviato le attività info investigativa aprendo un fascicolo di inchiesta. I reati ipotizzati vanno da scomparsa di minore a abbandono di incapace. Ieri i carabinieri hanno ascoltato entrambi i genitori, Michela e Gaio, 24 e 30 anni, lei casalinga, lui boscaiolo. Alcune testimonianze sono state incrociate e si sta cercando di verificare l’accaduto anche con l’aiuto di alcune analisi scientifiche e lo studio dei filmati dei soccorsi.

La vicenda di Nicole Del Gobbo ha tenuto col fiato sospeso un paese intero fino a quando, con una perlustrazione aerea dell’elicottero della Polizia di Stato e gli uomini del Corpo Nazionale di soccorso alpino, il giaccone rosa della bambina è stato avvistato dall’alto e lei è stata ritrovata. Miracolosamente illesa, a parte qualche graffio, e con gli abiti – al di là di piccoli strappi ai leggins – praticamente intatti, solo intrisi di umidità, malgrado le condizioni meteo, il fango e i rovi del dirupo nel quale la bambina è finita. Anche la guardia medica di Sant’Angelo Limosano che l’ha visitata subito dopo il ritrovamento – si apprende – ha riscontrato che i parametri vitali – frequenza cardiaca, temperatura e saturazione dell’ossigeno – erano normali.

La sera della scomparsa, sabato, tutta la famiglia era stata a una festa di compleanno a Limosano. A casa poi erano tornati madre e i due figli, mentre il papà – secondo il racconto di alcuni testimoni – si era trattenuto in un bar. È stato il nonno materno, Nicola Lomma, ad arrivare per primo nella abitazione dove la figlia ventiquattrenne stava cercando da un’ora la bambina senza trovarne traccia. La piccola sarebbe scomparsa tra le 21 e 30 e le 22.

Ieri in ospedale Nicole ha ricevuto solo la visita dei genitori, i nonni invece non sono riusciti a vederla e potranno riabbracciarla tra qualche ora, una volta che sarà stata dimessa. La nonna materna Angela si dice felice per l’epilogo della vicenda anche se non smentisce i dubbi già espressi ieri. “Mi sembra così impossibile che Nicole sia uscita da sola al freddo e al buio e ho pensato dall’inizio che le cose non potessero essere andate in questo modo. Tuttavia – racconta – se lei ha riferito di aver fatto una marachella e la verità e questa, cosa posso dire? Per fortuna che è finita così”. Gli investigatori stanno passando al setaccio testimonianze per rispondere a interrogativi e arrivare alla verità. Una verità nella quale potrebbero giocare un ruolo determinante anche le immagini e i video del ritrovamento, che hanno fatto il giro d’Italia, e le immagini delle telecamere di sorveglianza di Limosano e di Sant’Angelo Limosano che sono state acquisite dalla Polizia.

 

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