Le sentinelle della cultura

Ilaria, libraia di professione, lettrice volontaria per passione: “I libri possono cambiare il mondo”

Da otto anni Ilaria Mastrangelo è una volontaria dell'associazione Nati per leggere di Campobasso che promuove la lettura a voce alta tra i bambini. A loro si deve il merito di aver creato uno spazio per i più piccini nella Bibliomediateca di via Roma: "Ora ripartiamo in presenza, in estate saremo ovunque"

Vende libri, compra libri, ma soprattutto legge libri per sé e per gli altri. Il suo nome è Ilaria Mastrangelo, campobassana di nome e di fatto, libraia e lettrice volontaria dell’associazione Nati per Leggere del Molise.

Con questa “donna felice” di 38 anni, “mamma fortunata e compagna rompiscatole”, come si definisce, abbiamo fatto una lunga e bella chiacchierata per capire qualcosa in più della sua attività di volontariato che in fondo ha molto a che fare anche con la sua attività lavorativa. Una vita in mezzo ai libri (“sono una vera spendacciona” dice) che dal 2011 vende e consiglia per l’acquisto in una nota libreria della città.

Ecco Ilaria partiamo da qui: tu non ami dire che lavori in libreria ma che di professione fai la libraia, perché?

“Perché in primis per me significa un modus vivendi! Questa professione è stata la scommessa più grande ed inaspettata della mia vita, una scommessa con la mia città, con Campobasso che mi ha fatto scappare con in tasca il sogno di cambiare il mondo e che mi ha accolto nuovamente dopo tanti anni perché il mondo si può iniziare a cambiarlo anche da qui. Amo pensare che sono stati i libri a darmi questa opportunità di ritornare a pieno nella vita e nella quotidianità di Campobasso. Grazie al mio lavoro ho iniziato a conoscere tantissime perone, diverse realtà, mondi, colori nuovi che sono linfa per tutti noi”.

Come, quando e soprattutto perché ti sei avvicinata all’associazione Nati per Leggere Molise?

“Nel 2014 ho frequentato il corso organizzato da Nati per Leggere Molise per diventare futuri volontari lettori… ho accettato la proposta suggerita da un amico, ho deciso di iscrivermi per mettermi in gioco, per poter provare a utilizzare le mie competenze per questa causa e soprattutto perché conoscevo di fama il dottor Zarrilli, mi incuriosiva il suo lavoro non solo di ambulatorio pediatrico, volevo saperne di più… mai avrei immaginato che il Dottore sarebbe diventato un punto fermo nella mia vita e in quella di molti altri”.

Ma cosa fa esattamente un volontario Npl?

“Il volontario Nati per leggere è una persona che, appunto, a titolo totalmente gratuito e volontario, dona il proprio tempo, le proprie competenze e conoscenze al programma Nati per Leggere. Questo programma a carattere nazionale (è presente in tutte le regioni italiane) è promosso dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino Onlus (CSB). Si pone come obiettivo quello di promuovere la lettura condivisa in famiglia fin dai primi mesi di vita del bambino. Il programma organizza incontri di lettura, momenti di confronto e di sensibilizzazione con i genitori e, più in generale, gli operatori della cultura, che si interfacciano con i destinatari del programma. Il volontario Npl a volte assume anche il ruolo di facilitatore per cercare di intercettare le richieste, domande, curiosità degli adulti. Con il tempo qui in Molise i volontari hanno assunto un ruolo importante, sono diventati una figura di riferimento sul territorio, veri e propri presidi di cultura. Sono fondamentali punti di raccordo per organizzare e portare avanti iniziative più ampie anche su base regionale. Grazie al ruolo attivo di alcuni volontari, in questi anni sono nati dei Punti di lettura Npl in diversi comuni del Molise”.

Nati per leggere, volontari

 

Perché è importante leggere a voce alta ai bambini anche a quelli di pochi mesi?

“Diversi studi scientifici, alla base del programma, dimostrano come i primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo intellettivo, emotivo, cognitivo, linguistico e relazionale del bambino. I pediatri considerano la lettura condivisa “a bassa voce” nei primi tre anni di vita come la cosa più importante per sviluppare capacità cognitive, abitudine all’ascolto, stimolo all’attenzione e, soprattutto, per rafforzare la relazione adulto-bambino. Inoltre, ascoltare le storie fin da piccoli alimenta il fuoco dell’immaginazione, della curiosità e quindi dell’intelligenza; arricchisce il lessico e il linguaggio”.

Cos’è lo spazio lettura per bambini all’interno della Bibliomediateca comunale di Campobasso?

“A fine 2019 è stato inaugurato il punto lettura presso la Bibliomediateca di Campobasso, un momento che ha assunto un significato davvero importante: sancire sempre più la comunione di intenti con la Bmt, il Comune e la città intera. Dopo anni di duro lavoro per provare a ritagliarsi uno spazio nel mondo della cultura in Molise, finalmente era arrivato il riconoscimento più grande. Spesso ci siamo posti la necessità di avere un luogo di incontro, un posto che sentivamo familiare nel quale potevamo incontrarci, fare riunioni ma anche creare momenti di letture e attività… un luogo più bello non potevamo immaginare! Oggi il punto di lettura si chiama ‘Sala Sergio Zarrilli’, grazie anche all’impegno assunto dal Comune di Campobasso”.

sala sergio zarrilli biblioteca

 

Sergio Zarrilli, ma chi era quest’uomo all’interno di Npl?

“Cosa dire del nostro “doc”… noi cosi lo chiamiamo… posso affermare a gran voce che solo grazie alla sua persona, Npl Molise è una realtà affermata sul nostro territorio. Il dottor Zarrilli ci ha creduto fin dall’inizio, fin da quel lontano 2009 quando sostenne il corso per diventare volontario lettore. Era l’unico pediatra che nel suo studio aveva affianco la sua scrivania un tavolino con sedioline e sopra tanti libri, alcuni strappati, altri vissuti, altri lasciati aperti… ad ogni prima visita regalava alla famiglia un libro… questo era il “doc”, il dottore gentile di poche parole ma con un cuore grande che teneva al futuro dei nostri bambini, dei nostri ragazzi più di ogni altra cosa. Grazie alla sua determinazione, testardaggine e amore per questa terra, Npl qui in Molise è cresciuto ogni anno sempre più, con nuove leve, nuove idee, nuovi stimoli e soprattutto ha iniziato a farsi conoscere nelle scuole, nei paesi, nei consultori, nelle carceri, negli ospedali, nelle università. Il vuoto lasciato dal dottor Zarrilli ci ha terribilmente travolti, ci ha tolto il respiro, ci ha reso viaggiatori senza bussola; però una sola cosa ha unito ognuno di noi: la forza di andare avanti e proseguire lungo il percorso segnato da lui. Solo oggi ci siamo resi conto di che lavoro e di quante trame abbia tessuto Sergio per arrivare dove siamo ora. Nessuno di noi sarebbe stato in grado di fare meglio”.

zarrilli, bambini, letture

 

Quali storie consiglieresti di leggere in queste settimane segnate dalla guerra in Ucraina?

“Ora ti parlo da libraia, devo dire che soprattutto riguardo la letteratura dell’infanzia molti testi, pubblicazioni, autori possono essere letti nell’ottica di letture di pace. Due esempi di rilievo: Rodari su tutti, la scorsa settimana è stata pubblicata la poesia La luna di Kiev con le illustrazioni di Beatrice Alemagna, il cui ricavato andrà alla Croce Rossa Italiana. Un altro grande esponente come Leo Lionni con E’ mio Sei corvi riesce a veicolare messaggi importanti di condivisione, fratellanza e rispetto grazie all’utilizzo magistrale degli animali come protagonisti delle storie”.

Anticipaci qualcosa sulle prossime attività dell’associazione e sulla ripartenza in presenza di Nati per Leggere Molise.

“Durante il lockdown e fino al mese scorso, abbiamo sperimentato la modalità on line anche per le letture. E’ stato per tutti la prima volta ma siamo riusciti in questo modo anche ad entrare nelle scuole e nelle case di tantissimi bambini quando nessuno poteva! In questa settimana ci sarà la riunione del coordinamento regionale, si lavorerà per il calendario degli incontri che da oggi fino all’estate ci porterà ovunque, nei parchi, nei giardini delle scuole, nelle piazze dei paesi, nelle strade! Abbiamo tanta voglia di sentire le storie non solo con le orecchie! Vi aspettiamo!”

commenta