Campobasso

Il Teco Vorrei torna dopo 3 anni, il maestro: “Emozione indescrivibile rivedere i cantori”

Venerdì prossimo la Processione tanto sentita dai campobassani tornerà per le strade del capoluogo di regione. Il maestro: “Sarà una edizione particolare, si canterà con la mascherina. Finora hanno aderito 185 cantori, penso si possa arrivare intorno ai 450-500. Sottolineo che l’adesione è volontaria e non c’è alcuna estrazione né numero limitato”.

Un’emozione intima, mancata davvero tanto in questi anni di buio pandemico. La Processione del Venerdì Santo tornerà a sfilare nelle strade di Campobasso il 15 aprile, e lo farà a distanza di tre anni dall’ultima volta. Un’assenza silente ma assordante, un vuoto che sarà finalmente colmato nel tradizionale appuntamento pasquale. Un’edizione naturalmente particolare, con restrizioni e regole precise da seguire.

“E’ un’emozione indescrivibile – spiega il maestro Antonio Colasurdo –. Siamo contenti di questo ritorno a una sorta di normalità ma il timore c’è sempre, i contagi ci sono e quindi non si riesce a godere a pieno. Diciamo che si tratta di un tentato ritorno alla normalità”.

Come si accennava, bisognerà seguire regole rigide: “I cantori indosseranno le mascherine durante tutta la processione – prosegue Colasurdo –. Le stesse sono state fornite dal Comune che ci ha concesso anche i locali del Mercato coperto per registrarsi. Questo è un punto importante: chi non si registra non farà parte del coro quest’anno. E poi bisognerà rispettare il distanziamento”.

Teco Vorrei: i volti della processione

Ma quanti cantori faranno parte del coro? Di solito sono oltre 700, quest’anno ci saranno diverse defezioni: “Il numero è ancora un punto interrogativo. Al momento ci sono state 185 adesioni e 75 hanno invece preferito non partecipare. Credo che si possa arrivare a circa 450-500 persone. Voglio chiarire che non si effettuano né estrazioni né tanto meno c’è un numero limite di partecipanti. Molti temono che se non vengono quest’anno l’anno prossimo non ci sarà spazio per loro, ma non è assolutamente così. Chi non se la sente è giusto che non partecipi”.

Il maestro Colasurdo dirige il coro ormai da dieci anni: “Nel 2012 la mia prima volta dopo purtroppo la morte di don Armando che mi passò il testimone. Molti sentono la processione come momento particolare e importante, e quest’anno sarà una sorta di ritorno alla vita sociale che speriamo possiamo riprendere in maniera totale, anche se ci sono le restrizioni. È bello rivedere i cantori, sono tanti gli anziani che ci tengono. Ti salutano con rispetto grande, che è naturalmente reciproco. Ma ci sono anche tanti ragazzi. Si sta ricreando un clima sereno”.

L’organizzazione principale spetta come ogni anno alla Cattedrale, grazie all’impegno oltre che del maestro anche del parroco don Michele, che al momento è fuori città, e del viceparroco don Marco. Si tornerà a vivere il fascino immortale sulle note struggenti del maestro De Nigris e sui versi del Metastasio.

processione Venerdì Santo Campobasso

Le incognite ci sono ma la voglia di riappropriarsi del Teco Vorrei è più grande: “Cantare con le mascherine non sarà facile, non si sa bene quale sarà l’effetto. Per questo contiamo sulla comprensione della gente. È una sorta di prima volta. Anche perché non sono state effettuate prove credo che il lavoro fatto negli anni non sia andato perso, seppure rivedersi durante le prove voleva dire cementare il gruppo. Speriamo si ricrei tutto magicamente venerdì. Devo dire che i cantori sono volenterosi e rispettosi delle regole”.  fds

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