Artisti internazionali

Il Cvtà Street Fest riparte alla grande: a giugno 4 giorni di arte, musica e tradizioni

La settima edizione ripropone l'evento nella sua collocazione naturale: dal 23 al 26 giugno Civitacampomarano accoglierà il pubblico che accorrerà per le opere di Cinta Vidal, Daku e Icy and Sot, Akut, Ememem e Keya Tama

Dopo un’edizione in formato ridotto per impegni personali di Alice Pasquini nel 2021 e quella del 2020 che si tenne a settembre, torna nella sua collocazione naturale di giugno il Cvtà Street Fest, festival di arte di strada che è stato capace di dare nuova linfa a Civitacampomarano e al contempo di creare un evento di richiamo in Molise per turisti di tutto il mondo.

Dal 23 al 26 giugno i muri di Civitacampomarano torneranno a ospitare le opere dei più famosi street artist internazionali per la settima edizione del Cvtà Street Fest inventato e diretto da Alice Pasquini.

“Come tutti gli anni – si legge sul sito del Festival – i segni delle storie che gli artisti lasceranno sui muri di Civita si intrecceranno con le tradizioni locali. Ma mai come quest’anno, le tracce di una storia collettiva arricchiranno questa galleria d’arte su strada, questa festa che coinvolgerà ancora una volta, migliaia di visitatori.
Gli artisti del Cvtà Street Fest 2022 sono: Cinta Vidal, Daku e Icy and Sot, Akut, Ememem e Keya Tama.

locandina cvtà street fest

 

Cinta Vidal, artista spagnola conosciuta in tutto il mondo per le sue illustrazioni e murales, in cui inserisce visioni molteplici e ribaltate che, moltiplicando i punti di vista, sembrano rispondere all’esigenza percettiva di ciascun riguardante e rispettare la diversità di ognuno; i fratelli iraniani Icy e Sot, di base a New York, con le loro opere provocatorie realizzate con fil di ferro ci porteranno a riflettere su temi attuali come immigrazione e frontiere, su quanto avviene in Italia e nel mondo, e inevitabilmente a ricordare l’esodo di tanti molisani, oggi come in passato, costretti dalla ricerca di lavoro a lasciare i propri luoghi d’origine; l’indiano Daku, che realizza opere testuali tramite reticolati in ferro in cui inserisce il testo, leggibile solo grazie all’intervento del sole che genera l’ombra proiettata delle parole, sembra riflettere – con i suoi moniti essenziali – sulla mutevolezza e brevità del tempo; il francese Ememem si inserisce lì dove fissiamo lo sguardo, così assorti da non riuscire neanche ad alzare la testa, con i suoi coloratissimi tappeti musivi che si sovrappongono come layer al tessuto urbano, e vanno a colmare e restaurare lacune formate dalle spaccature di una strada o di un marciapiede, rigenerando la città; Akut, dalla Germania irrompe con il suo fotorealismo underground e infine Keya Tama, sudafricano di base a Los Angeles, definisce il suo lavoro neominimalismo perché attraverso contrasti formali riesce a unire vecchio e nuovo con un’iconografia personale”.

Non mancheranno poi i tanti eventi collaterali che hanno caratterizzato l’evento fin dal 2016. “Insieme alla street art torna a Civitacampomarano la musica dal vivo, con dj set e live set, le proiezioni di cinema nel Castello Angioino, il tutto condito dalla cucina casereccia e dalla tradizione artigianale, dalle passeggiate alla scoperta del paesaggio a perdita d’occhio.

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