Il molise con una marcia in più

Il borgo fiabesco di Castel del Giudice è la quinta meta scelta dagli italiani. Pienone a Pasqua

Il comune altomolisano selezionato da TgCom24 tra i luoghi preferiti dai turisti del Paese. Borgotufi, l'albergo diffuso ristrutturato grazie ad una cooperativa di comunità nel caratteristico centro della provincia di Isernia, ha già registrato il tutto esaurito per il periodo di Pasqua

Castel del Giudice, piccolo borgo incantato che si trova nella provincia di Isernia, a meno di un’ora da Campobasso e ad un centinaio di chilometri da Termoli, è per gli italiani una meta da sogno. E’ servito comodamente dalla Fondovalle Sangro con l’uscita a soli 2,5 chilometri per chi proviene dall’autostrada Roma-Napoli, a 15 chilometri (Quadri) per chi proviene dall’autostrada Bari-Pescara. Dista 14 chilometri da Roccaraso e soltanto 12 da Capracotta. Insomma, un gioiello incastonato tra le montagne del piccolo Molise che però compare nella selezione del TgCom24 fra le prime cinque mete da sogno dagli italiani.

Già, proprio così. Si trova a 800 metri di altitudine, vicino al fiume Sangro (che segna il confine con l’Abruzzo). E’ circondato da una ricca vegetazione di boschi e pascoli ed il suo aspetto medievale lo fa sembrare come se fosse uscito da un libro di fiabe.

Castel del Giudice, il paese dal cuore antico e dall’anima moderna. Sì, perché grazie all’audacia, alla forza di volontà e alla perspicacia dei suoi cittadini, dei suoi amministratori – come l’attuale sindaco Lino Gentile – oggi è uno dei paesi più richiesti dal turismo in Italia grazie alla sua idea di turismo diffuso che ha preso forma nell’elegante, raffinato e caratteristico “Borgotufi”, il borgo ristrutturato grazie ad una cooperativa di comunità nel caratteristico paese.

Tanto richiesto che per il periodo pasquale è già tutto pieno “ma in realtà – confessa il primo cittadino – il pienone a Castel Del Giudice si registra ogni fine settimana in tutti i periodi dell’anno. Il turista che sceglie Castel del Giudice è un turista che vuole meditare ma anche scoprire. Ama la quiete ma vuole anche arricchirsi culturalmente. Vuole osservare paesaggi mai visti e gustare sapori autentici e prelibati. Ed è un turista che poi, puntualmente, in Molise ci torna. E volentieri”.

Lo dice il primo cittadino, ma lo dicono anche i rotocalchi nazionali sulla scorta delle opinioni e delle recensioni lasciate proprio dalle migliaia di turisti che ogni anno mettono piedi a “Borgotufi”.

Tgcom scrive: ““In Molise si lascia ammirare con i suoi colori e le sue forme narranti sulla piazza di Borgotufi (albergo diffuso di Castel del Giudice in provincia di Isernia) la Fanciulla del Borgo, ultima opera del maestro Franco Summa, inaugurata nel 2020. Dai vividi colori, è una sorta di totem alto oltre tre metri, tutrice e madre della terra che si affaccia sullo stupendo panorama dell’Appennino molisano-abruzzese. La sua realizzazione ha consacrato Borgotufi come luogo di ispirazione e di arte contemporanea. La Fanciulla del Borgo (foto sotto, ndr) si integra nell’universo architettonico, culturale e ambientale dell’albergo diffuso, un luogo di rinascita dove stalle e case, un tempo abbandonate, sono divenute luogo di ospitalità turistica. Le casette in pietra, arredate in stile antico e con elementi di design, a cui si affiancano interventi di architettura contemporanea, possono ospitare fino a 100 visitatori e sono perfettamente integrate nel paesaggio”.

la fanciulla nel borgo opera a borgotufi

 

“Ma noi siamo sempre al lavoro – annuncia il sindaco Gentile -, abbiamo intenzione di ampliare le stanze e naturalmente i servizi”. L’entusiasmo di questo primo cittadino è contagioso. Parla del suo Comune e dei suoi cittadini con un tale apprezzamento che chi ascolta è continuamente incuriosito da questa realtà arroccata su una collina a 800 metri sul livello del mare. Dove è nata e si è consolidata (diventando un esempio che andrebbe seguito ovunque) un’azione di recupero conservativo e di nuova destinazione di immobili rurali abbandonati.

Una strategie di lavoro e di valorizzazione che già per questa estate 2022 (ancora una volta) lascia intravedere all’orizzonte il pienone di turisti. Ad maiora.

 

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