Il potere del cane

I volontari liberano un randagio rimasto intrappolato in un barattolo di plastica per 15 giorni

Una storia a lieto fine che arriva dai campi dietro il gessificio di Guglionesi, dove l'animale ha vissuto terrorizzato e tra gli stenti con un contenitore di plastica incastrato sul muso fino a oggi, quando si sono mobilitate associazioni animaliste e ragazzi di San Giacomo e Guglionesi. Il cane è stato portato dal veterinario. Quando sarà stato giudicato salvo, si potrà adottare.

C’è di mezzo l’amore per gli animali, quello che ha mosso squadre di volontari con il supporto di associazioni animaliste. Ma c’è anche di mezzo, purtroppo, l’inquinamento, l’abbandono scellerato di rifiuti. Per un randagio che frequenta la zona dietro l’impianto di gesso che sorge davanti all’ex Zuccherificio del Molise, nel territorio al confine tra Termoli e Guglionesi, oggi è arrivata la liberazione dopo due settimane di sofferenza e terrore.

Cane

L’animale era rimasto con il muso incastrato in un barattolo di plastica abbandonato chissà da chi e chissà dove nelle campagne. La prima segnalazione risale al 22 marzo, quando sulla chat di WhatsApp dei giovani di San Giacomo degli Schiavoni un utente ha postato la foto, scattatta da molto lontano perché l’animale era inavvicinabile. “C’è un animale ridotto così, facciamo qualcosa”. Ma l’animale non è stato trovato, non ce n’era più traccia il giorno dopo.

Eppure è quella foto che documenta il lungo periodo trascorso dal cane in quelle condizioni. Perchè ieri sera è arrivata una nuova segnalazione, disperata e incredula. “Il cane c’è ancora, ed è ancora in trappola”. Chi lo ha visto lo ha anche fotografato.

Cane liberato bidone plastica

Si sperava che l’animale potesse essersi liberato, e invece no. Subito è scattato un tam-tam grazie alle segnalazioni di Giovanni D’Andrea e Maurizio La Fratta, due giovani di San Giacomo degli Schiavoni, che ieri pomeriggio stesso avevano contattato i vigili del fuoco, i quali tuttavia non sono riusciti a prendere l’animale. Questa mattina ci hanno riprovato i volontari dell’associazione di Guglionesi Zampe nel cuore Onlus, che hanno setacciato la zona alla ricerca dell’animale, rimasto però nascosto tutto il tempo e in preda alla paura.

L’attenzione per il benessere dell’animale fortunatamente non è cessata. I ragazzi non hanno desistito, non si sono lasciati scoraggiare. Nel pomeriggio di oggi sono tornati Giovanni e Maurizio, con i volontari – questa volta dell’associazione Anpana di Termoli- e con il Corpo forestale, sensibile al caso.

Finalmente, dopo vari tentativi, l’animale è stato preso e liberato da una museruola feroce che fra le altre cose, oltre a impedirgli di cibarsi e di bere a sufficienza (aveva una piccola apertura, un piccolo squarcio nella plastica) gli impediva anche di vedere bene, a causa della condensa che si formava all’interno con il respiro. Il bidoncino di plastica divenuto la prigione dell’animale per 15 giorni è questo.

Cane liberato bidone plastica

L’animale è stato quindi liberato, e la liberazione salutata da grandi applausi. Il randagio è stato rifocillato e soprattutto dissetato prima di essere portato dal veterinario per i necessari controlli. Una piccola grande storia di solidarietà e attivismo concreto che, nel momento in cui l’animale sarà giudicato fuori pericolo, potrà avere il coronamento di un degno finale con l’adozione. Ma per ora è ancora presto.

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