Le nuove disposizioni

Fare shopping o la spesa senza mascherina, dal 1 maggio si può. Resta l’obbligo sui mezzi, in cinema e teatri

Mascherina al chiuso, via a molti paletti dal 1 maggio quando non sarà più obbligatorio indossarlo (anche se resta fortemente raccomandato in molti casi) se non sui mezzi del trasporto pubblico (autobus, treni, aerei), a scuola, nei locali di intrattenimento (cinema, teatri, sale da concerti e simili), per gli eventi sportivi al chiuso e nelle strutture sanitarie e assistenziali

Dal primo maggio la mascherina, oggetto simbolo della pandemia, non sarà più obbligatoria nè all’aperto nè in tanti luoghi al chiuso come ristoranti, bar, negozi e supermercati. Raccomandata, ma non obbligatoria.

La decisione, attesa da giorni con particolare morbosità da tanti, è stata presa: il Governo ha approvato ieri in commissione alla Camera un emendamento al vecchio Decreto Riaperture per disciplinare la questione a partire dal primo maggio, perchè da quel momento in poi sarebbe scaduta la precedente norma. A seguire è arrivata l’Ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, che – come previsto – ricalca quanto stabilito dal Governo.

Dunque dal 1 maggio e fino al 15 giugno la mascherina FFP2 resterà obbligatoria per aerei, treni, navi e traghetti, autobus (insomma sui mezzi adibiti al trasporto pubblico e su quelli a lunga percorrenza) ma anche nei luoghi di intrattenimento al chiuso. Non tutti, beninteso: la mascherina servirà per accedere a cinema, teatri, sale da spettacolo, eventi sportivi al chiuso ma non più per bar, ristoranti e negozi. E ancora, la mascherina resterà conditio sine qua non per entrare in strutture sanitarie come ospedali ed Rsa. E sarà ancora necessaria nelle scuole, fino al termine dell’anno scolastico. L’ordinanza recita: “È comunque raccomandato di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”.

Dunque il dispositivo di protezione di bocca e naso servirà ancora ma sempre in meno occasioni: la mascherina dovrà ancora essere tenere con sè perchè necessaria, come detto, per salire sui mezzi di trasporto pubblici e per tutte quelle situazioni al chiuso a particolare rischio assembramento come nel caso di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono in luoghi chiusi (teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e simili). Mascherina ancora obbligatoria anche per partecipare ad eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

Pochi dubbi c’erano sulla conferma di mascherina obbligatoria per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali. Contrariamente ad alcune anticipazioni circolate, invece, non si è prevista alcuna proroga per la mascherina nei luoghi di lavoro, che siano pubblici o privati. In questo caso ci potranno però essere raccomandazioni specifiche.

Non hanno l’obbligo di indossare la mascherina: “I bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili, le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo, chi sta svolgendo attività sportiva”.

Resta sacrosanto il principio di autonoma scelta: gli ‘irriducibili’ della mascherina en plein air (figuriamoci al chiuso) saranno liberi di indossarla ancora, finchè vorranno.

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