La ripartenza della sanità

Centri vaccinali, da oggi ne restano tre. Il Dg Asrem: “Straordinario lavoro per la sicurezza dei molisani”

Il bilancio di Oreste Florenzano, direttore generale Asrem, il giorno in cui debutta la “rinascita” con la cessazione dello stato di emergenza. Rimodulata la campagna di immunizzazione: restano aperti sul territorio la Cittadella di Campobasso, la tenda della Croce Rossa a Termoli e l’Auditorium di Isernia.

La lunga fase dello stato di emergenza legata alla pandemia da covid-19 in Italia è terminata. Oggi, 1° aprile 2022, debutta l’età della “rinascita”, come è stata già ribattezzata la fuoriuscita da chiusure, restrizioni, vincoli giuridici e soprattutto monopolio da parte del virus del sistema sanitario nazionale. Rinascita che non fa rima con “liberi tutti”, come riflette il direttore generale Asrem Oreste Florenzano tirando le somme di due anni e più di emergenza pandemica.

“Non è arrivato il momento di abbassare la guardia, e certamente la guardia della Asrem resta alta, consapevoli del lungo periodo vissuto in uno stato a dir poco complicato. Abbiamo affrontato una catena di emergenze rafforzate dalle molte difficoltà derivanti da situazioni pregresse tipiche della sanità molisana e dalla gravissima carenza di personale alla quale abbiamo cercato di far fronte con un numero di concorsi e relative assunzioni senza precedenti”.

Oreste Florenzano chiarisce che la cessazione dello stato di emergenza si traduce con una rimodulazione della campagna vaccinale, con differenze anche logistiche rispetto a quanto accaduto finora. “Vedremo per la quarta dose o la dose unica annuale come procedere, nel frattempo coerentemente con la nuova organizzazione nazionale della campagna terremo aperti tre centri vaccinali sul territorio, restituendo le altre sedi logistiche alla loro destinazione originaria”.

Vax day a Isernia Florenzano Gollo

I tre centri vaccini prescelti, sulla base di accordi e convenzioni ancora in essere, sono la Cittadella a Selvapiana (Campobasso), la tenda da campo che fa riferimento alla Croce Rossa allestita davanti all’ospedale San Timoteo (Termoli) e l’Auditorium di Isernia, il più grande della cittadina pentra. “In Molise – ricorda Florenzano – abbiamo oltre 7 mila positivi che non è certamente poco. Ma il fatto che le degenze da covid siano limitate, e che le Terapie Intensive siano vuote o quasi (ieri è stato intubato il primo paziente dopo 8 giorni, ndr) al netto di piccole oscillazioni del dato ci conforta ed è anche una ulteriore conferma dell’ottimo lavoro svolto in Molise per quanto riguarda la conduzione di una campagna vaccini non facile”.

E allora eccoli i numeri che finora ha raggiunto la campagna vaccinale molisana, una delle migliori in Italia. Le somministrazioni sono state complessivamente quasi 687mila, di cui oltre 250mila e 500 1° dosi, quasi 242mila 2° dosi, circa 194mila 3° dosi e all’incirca 190 4° dosi (solo da quest’ultimo punto di vista il Molise è in coda agli altri, come ha rilevato ieri il report della Fondazione Gimbe). Dunque, considerando gli ultimi dati Istat, oltre il 93% della popolazione over 12 ha fatto la prima dose, quasi il 90% ha fatto anche la seconda, e più del 72% ha completato il ciclo vaccinale anche con il booster. Di rilievo anche i dati (parziali ma indicativi di una tendenza) sulle vaccinazioni dei più piccoli ovvero di coloro che hanno tra i 5 e gli 11 anni. Ebbene, in Molise più del 45.5% di questa platea ha fatto la prima iniezione anti-Covid e il 39.5% circa ha fatto anche la seconda. In Italia mediamente i dati sono più bassi (siamo secondi solo alla Puglia, ndr). Quanto alle fasce d’età, particolarmente ‘virtuose’ quelle degli ultracinquantenni così come quelle tra i 12 e i 19 anni, con percentuali mai sotto il 90%. Più scoperta le fasce dei 30enni (meno dell’81%) e dei 40enni (87.3% circa).

Movida covid free toma roberti florenzano

Secondo il direttore generale Asrem la fine dell’emergenza è un compromesso inevitabile tra la sorveglianza sanitaria “che pure non deve venir meno” e il normale svolgimento della vita. “L’Italia e il Molise devono continuare a vivere, e sicuramente una condizione di limbo ci fornirebbe maggiori sicurezze dal punto di vista sanitario ma è comprensibile che si intenda uscire da questa fase, con l’augurio di esserci lasciati alle spalle davvero l’emergenza”. Florenzano sottolinea la ripresa di una serie di iniziative sanitarie lasciate in sospeso per troppo tempo, che hanno portato, in Molise come nelle altre regioni italiane e con pochissime eccezioni, ad allungare a dismisura le liste di attesa e a sacrificare l’ attività di monitoraggio preventivo. “Siamo in ripartenza anche su questo, e direi che è il miglior segnale di ritorno alla normalità” dice ancora il direttore riferendosi all’ultima iniziativa avviata da Asrem e cioè lo screening settimanale con controlli gratuiti contro infezione da epatite C ogni sabato negli ospedali del territorio.

Florenzano sottolinea anche i tanti concorsi aperti in questo momento in Molise – circa 67 contemporaneamente – per l’assunzione di personale medico e soprattutto ospedaliero. “Tra il 2020 e il 2021, in piena pandemia, abbiamo attivato oltre 80 procedure concorsuali a tempo determinato e 70 a tempo indeterminato. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta, senza dimenticare che il Molise è ancora sotto piano di rientro e che in questo momento c’è un’estrema concorrenza su base nazionale per accaparrarsi medici e in modo particolare figure di dirigenza medica particolarmente richieste”. È il caso, fra gli altri, di cardiologi e anestesisti che “siamo riusciti ad assumere. Stiamo provvedendo al loro inserimento nelle strutture molisane”.

Vaccino covid Florenzano asrem

Il bilancio di questa fase “non può essere che positivo e è in modo particolare mi fa piacere sottolineare i risultati ottenuti dalla campagna vaccini su questo territorio, una delle meglio riuscite in termini numerici d’Italia, che ha visto il contributo determinante dei 3mila dipendenti Asrem ai quali va il mio ringraziamento. Sono stati eccezionali, mostrando una dedizione al lavoro encomiabile pur tra mille difficoltà, recependo con entusiasmo le più disparate iniziative estemporanee, dalla notte dei vaccini alla movida covid free e a tutti gli altri straordinari fatti per garantire alla popolazione residente la massima immunizzazione contro un virus che ha messo veramente ko il sistema sanitario locale come quello nazionale e mondiale”.

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