Campobasso

“Censurata” la discussione sul mega ripetitore, è scontro tra Pd e M5S

Durissima accusa di Giose Trivisonno (Pd) contro il capogruppo M5S Antonio Vinciguerra: "Ha travisato i fatti forse perché troppo preso dal suo ruolo di assessore ombra alla cultura"

Si accende lo scontro in Municipio sulla costruzione del mega ripetitore che sorgerà tra le abitazioni di contrada Limiti a Campobasso. Nell’ultimo consiglio comunale l’ordine del giorno proposto dal Pd con il suo capogruppo Giose Trivisonno non è stato discusso.

Trivisonno ha provveduto a ritirare prima dell’inizio della discussione la mozione Rap impedendo così anche la trattazione dell’ordine del giorno collegato. Trivisonno è ambiguo nel mostrarsi indignato per il mancato dibattito su un atto di cui ha impedito la discussione“: queste le parole che avrebbe pronunciato il capogruppo M5S Antonio Vinciguerra spiegando ad alcuni organi di stampa il motivo della mancata discussione su un argomento molto sentito dai residenti.

Trivisonno  Comune Campobasso

Le cose non sarebbero andate così. E il capogruppo dem smentisce questa versione dei fatti riportando la nota del segretario generale del Comune Vincenzo Benassai, secondo il quale “il consigliere comunale può, nel corso della seduta, presentare pregiudiziali e mozioni d’ordine sulle quali si esprime, per competenza, il Consiglio comunale“. Quindi, se l’Aula si fosse pronunciata a favore, il provvedimento sarebbe stato esaminato, discusso e quindi votato.

“L’ordine del giorno – spiega il capogruppo Pd – non è stato discusso perché la maggioranza non ha voluto e ha votato contro la discussione, che altrimenti ci sarebbe stata. Vinciguerra, poco attento al galateo istituzionale che un capogruppo dovrebbe conoscere, ha travisato i fatti forse perché troppo preso dal suo ruolo di assessore ombra alla cultura (una frecciatina con cui Trivisonno fa riferimento alla vicinanza con l’assessora al ramo Paola Felice, ndr). È comprensibile, comunque. Se avesse detto la verità, sarebbe stata troppo meschina la figura con i cittadini di quella zona, con cui si erano presi degli impegni. Figuraccia, peraltro, solo rimandata”.

Antonio Vinciguerra

Per l’esponente dem, “quando bisogna assumersi delle responsabilità ci vogliono coraggio ed onestà intellettuale: sulla vicenda dell’ordine del giorno relativo all’antenna a San Giovanni, il capogruppo Vinciguerra non ha avuto né l’uno né l’altra. Non ha trovato, infatti, nulla di meglio che scagliarsi contro di me. Ovviamente una cosa sono le opinioni politiche (siamo diversi e bisogna rispettarsi), altra cosa è scaricare (offendendo) le proprie responsabilità su altri”.

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