Bit di Milano e Vinitaly di Verona sono due appuntamenti in cui oggi, 10 aprile, il Molise si è presentato di tutto punto. Le due fiere, la prima legata al turismo in generale e la seconda al mondo eno-gastronomico, costituiscono due vetrine importantissime in cui oggi (e nei prossimi giorni) la regione fa bella mostra di sé.
Istituzioni, enti locali, associazioni e fondazioni, strutture ricettive, agriturismi, aziende agricole, ristorazione, food, vini e liquori, moda, agenzie di viaggi, promozione, natura, trasporti, porti turistici, reti di imprese. Una fetta rappresentativa e significativa della regione è giunta alla Borsa internazionale del turismo di Milano per testimoniare l’identità del Molise, le sue peculiarità, cosa offra ai visitatori, quello che la natura e la storia hanno dato al territorio, la sua musica.
A Verona invece, oltre all’assessore all’agricoltura, sono presenti 16 aziende produttrici di vino, eccellenze del nostro territorio.
Alla fiera internazionale di Milano, questa mattina, alla presenza del Ministro del Turismo Garavaglia che non solo ha tagliato il nastro ma ha addirittura suonato la batteria nello stand molisano accompagnando la tradizionale zampogna, è stato inaugurato l’avveniristico stand Molise che ricorda un carapace e dove, fino al 12 aprile, saranno presentate le eccellenze di mare, collina e montagna.
Nel primo pomeriggio c’è stato l’incontro con la stampa e la consegna dei premi al Comune di Capracotta, alla Riserva naturale Montedimezzo e all’Agriturismo “Essentia Dimora Rurale”, vincitori del Concorso “Weekend Green Award” 2022.
Il presidente Donato Toma ha voluto porre l’accento sulle caratteristiche del territorio molisano: antropizzazione minima che non ha alterato il rapporto uomo-natura, lasciando l’habitat sostanzialmente incontaminato; indice di costruzione più basso d’Italia, stando al report di Eurostat di qualche anno fa; aria e acqua salubri; mare fra i più puliti d’Italia.
Insomma, il Molise – come lo stand lascia pensare – è tendenzialmente green e ciò rappresenta, indubbiamente, un punto di forza. Molti turisti se ne sono accorti in tempo di pandemia, molti altri – queste le intenzioni – dovranno farlo.
E di questo si sono accorti anche i media nazionali e internazionali. Toma ha ricordato che due anni fa il New York Times collocò il Molise al 37° posto tra le 52 mete da visitare, uno dei segnali che attesta, insieme ad altri, come il Molise e la sua offerta turistica siano riusciti a riposizionarsi in ambito nazionale e internazionale.
Il Molise scontava e sconta ancora – come noto – le conseguenze di un grave deficit di immagine. Per l’esponente numero uno della Giunta però “le azioni messe in campo dal Governo regionale hanno reso possibile la valorizzazione delle caratteristiche di autenticità, genuinità, accoglienza e il consolidamento di una ‘destinazione Molise’ riconoscibile, innovativa, sostenibile e attrattiva”.
Il governatore ha evidenziato inoltre come la stagione estiva, negli ultimi due anni, abbia fatto registrare il sold out. Parole analoghe e tanto ottimismo per la prossima stagione estiva sono state pronunciate dall’assessore al Turismo del Comune di Termoli e dal sindaco Francesco Roberti.
Entusiasmo alle stelle anche da parte degli amministratori di Campomarino, l’unica località balneare che in regione può fregiarsi – ormai da qualche anno – del riconoscimento della Bandiera Blu.
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Lo sforzo, ora, è concentrato sia a livello regionale che a livello dei singoli comuni, sulla destagionalizzazione del turismo e, dunque, sulla necessità di dare al visitatore un’offerta integrata, distribuita nel corso dell’intero anno, e non solo in termini di posti da visitare, ma anche di “pacchetti” da proporre.
Il Molise vincerà questa sfida?
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