Il colpo di scena

Bambina scomparsa, i carabinieri sequestrano l’auto di una terza persona

L'autovettura sottoposta a rilievi scientifici da parte dei militari della Compagnia di Bojano e di Campobasso. Approfondimenti in corso per accertare se la piccola ha dormito realmente 13 ore all'addiaccio la notte fra sabato e domenica

I carabinieri, che conducono le indagini sulla scomparsa di Nicole, hanno sequestrato l’auto di una terza persona. Il colpo di scena arriva a 5 giorni dal ritrovamento della bambina di 5 anni residente a Sant’Angelo Limosano, scomparsa dalle 22 di sabato 2 aprile alle 12 di domenica 3 aprile, quando è stata individuata da una perlustrazione in elicottero a 800 metri in linea d’aria dalla sua abitazione.

Sulla macchina sono in corso i rilievi della scientifica per accertare l’eventuale presenza di tracce della piccola che potrebbe, secondo una delle molteplici ipotesi investigative, essere entrata nel veicolo, essere stata trasportata da qualche parte con quell’auto o addirittura averci passato la notte.

L’autovettura appartiene ad una persona che quella sera, fra sabato e domenica, prima delle 23 (quando è scattato l’allarme perché Nicole era scomparsa) avrebbe incontrato la madre quando probabilmente la donna era insieme ai due bambini.

Si tratterebbe di un conoscente, come del resto è normale che accada soprattutto nei piccoli centri di provincia. Sta di fatto che gli investigatori vogliono vederci chiaro e per questo stanno analizzando con scrupolo ogni ipotesi che sia in grado di spiegare quelle 13 ore di assenza di una bambina di 5 anni. Nicole, in base alla ricostruzione iniziale dei fatti, sarebbe rimasta al freddo, sotto il nevischio, in un anfratto e al buio prima di essere ritrovata.

Possibilità che sembra non convincere completamente gli investigatori. Ed è per questo che nessuna ipotesi è lasciata al caso.

La madre della piccola, indagata al momento per abbandono di minore, potrebbe essere ascoltata ancora una volta proprio in base alle ultime risultanze info-investigative e proprio in relazione alla circostanza che quella sera sarebbe uscita fuori dall’abitazione per incontrare un’altra persona. La stessa a cui è poi stata sequestrata l’auto. Un’assenza che potrebbe avere spaventato Nicole tanto da decidere di uscire fuori dalla finestra al piano terra per cercare la mamma fuori di casa, scavalcando il davanzale. Ma è proprio da questo punto che la ricostruzione apre a molteplici interrogativi.

Tra cui quello più insistente è: “Possibile che una bambina di 5 anni si sia diretta da sola verso il buio e con quel freddo?”. E quindi: dove Nicole ha davvero trascorso la notte?

Al momento sono deboli le possibilità che sia rimasta in quell’anfratto lungo la strada di Contrada Fonte San Pietro, al gelo, e senza riportare conseguenze riconducibili ad una permanenza abbastanza lunga in un luogo malagevole e con quelle temperature che – lo ricordiamo – la notte fra sabato e domenica  si aggiravano fra meno due e due gradi.

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