Aggressione in pieno centro

Violenza inaudita a Bojano, giovane extracomunitario pestato a sangue

L'avventore di un bar in piena notte si è accanito contro il ragazzo che stava passando nei dintorni del centro urbano. Dopo averlo scaraventato a terra lo ha riempito di pugni. Portato in ospedale ne avrà per trenta giorni: ha riportato lesioni al volto e la frattura delle ossa nasali

Bojano, notte fonda: un giovane si attacca al citofono della caserma dei carabinieri e non fa in tempo a chiedere aiuto che cade si accascia a terra.

I militari allertano il 118 mentre provano a capire chi è e cosa è accaduto. Si tratta di un giovane extracomunitario, identificato tramite i documenti personali che aveva addosso. La faccia che gronda sangue e con i gesti prova a spiegare quanto gli era appena successo.

Poi la corsa al pronto soccorso del Cardarelli e il referto di 30 giorni per “lesioni al volto e frattura delle ossa nasali”.

Grazie alle telecamere della Caserma i carabinieri capiscono la direzione di provenienza del giovane e avviano una serie di controlli.  Individuano quindi gli unici bar ancora aperti ed accertano che in uno di questi c’era stata una discussione tra un ragazzo straniero ed un giovane del posto, alla quale pare non avesse assistito nessuno.

Ancora una volta, determinanti sono le telecamere – questa volta private – che  avevano ripreso quanto era accaduto qualche ora  prima smentendo l’omertà dei testimoni.

I video mostrano la ferocia con cui l’autore, mentre  consumava una bevanda fuori dal bar si accanisce sull’extracomunitario. Lo aggredisce e lo fa cadere a terra di schiena. Poi sale su di lui a cavalcioni e lo colpisce più volte al volto con inaudita violenza.

Il giovane riesce a scappare e lo va dirigendosi verso la caserma dove si accascia quasi esanime.  Le immagini delle telecamere hanno permesso in seguito di accertare che l’autore  dell’aggressione inizialmente strappa il cellulare dalle  mani del ragazzo lanciandolo a terra e dopo che questi fugge, se ne impossessa. Inoltre dalle immagini si nota che era presente anche la fidanzata dell’ aggressore, che quando è stata ascoltata dai carabinieri aveva fornito invece un’altra versione così come aveva fatto il titolare del bar. Ambedue devono rispondere favoreggiamento personale.

Il motivo della lite è al vaglio degli inquirenti, che molto probabilmente  affonda i presupposti nell’uso smodato di alcol o in qualche apprezzamento no gradito. Per ora i tre – tra cui l’autore dell’aggressione – sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

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