San giuliano di puglia

Villaggio post sisma trasformato in centro profughi, sindaco chiede di accelerare la ristrutturazione

Il sindaco di San Giuliano di Puglia ha chiesto formalmente di accelerare la procedura per la ristrutturazione del villaggio provvisorio realizzato all’indomani del terremoto del 31 ottobre 2022 da destinare alla accoglienza dei profughi ucraini. Con un video pubblicato sulla sua pagina facebook il primo cittadino ha informato la popolazione di aver inoltrato una lettera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Interno e alla Protezione Civile Nazionale per chiedere di accelerare i lavori nel villaggio, costituito da 130 casette di legno ognuna con 4 posti letto che hanno accolto la popolazione del paese di San Giuliano di Puglia durante i lavori di ricostruzione seguiti al terremoto di 20 anni fa, nel quale hanno perso la vita 27 bambini e la loro maestra seppelliti dalle macerie della scuola elementare crollata. La ristrutturazione e la riconversione del villaggio in un polo nazionale per la Croce Rossa sono finanziate, ricorda nel video il sindaco Ferrante, dal Cis, il contratto istituzionale di sviluppo gestito da Invitalia del governo Conte, per 5 milioni di euro comprensivi di ogni onere.

“La procedura di gara relativa alla progettazione – fa sapere il sindaco – è stata espletata, ma i tempi sono lunghi e la crisi ucraina e l’emergenza umanitaria richiedono di mettere in campo azioni più celeri per rendere idoneo il villaggio”. La nota di comunicazione che il sindaco ha affidato a un video segue la richiesta inoltrata ai vertici istituzionali di 10 tra associazioni e movimenti che operano in Molise nell’area del Fortore in larga prevalenza, che hanno portato all’attenzione pubblica l’opportunità di trasformare il villaggio in un grande centro di accoglienza per le famiglie in fuga dal paese invaso e sotto bobardamenti.

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