Sanità

“Vasto non può essere un doppione del San Timoteo”: Consiglio regionale vota mozione Iorio e ‘avverte’ l’Abruzzo

In Aula anche il governatore-commissario Toma sostiene l'atto presentato dal consigliere dissidente per rafforzare il presidio di Termoli minacciato dal nuovo ospedale di Vasto. "Investiremo per il S. Timoteo 13 milioni di euro", rilancia il capo della Giunta. Che annuncia l'avvio del nuovo Programma operativo 2022-2024: "Lo farò anche senza il sub-commissario". Inoltre il Consiglio regionale approva la mozione della Fanelli (Pd) per impiegare i soldi del Pnrr per la sanità

Il Consiglio regionale del Molise approva compatto la mozione che ‘alza un muro’ a difesa del San Timoteo minacciato dal nuovo ospedale di Vasto e lancia un nuovo segnale ai giudici del Consiglio di Stato. Ieri si sarebbe dovuta svolgere la discussione sul ricorso contro il Programma operativo 2019-2021 che “vuole smantellare la sanità molisana”, come ribadisce l’avvocato Laura Venittelli. Tutto rinviato a Palazzo Spada. Invece a Campobasso l’assemblea legislativa regionale ribadisce che l‘ospedale di Termoli non deve chiudere, anzi va rafforzato. In quest’ottica passa all’unanimità la mozione presentata dal consigliere-dissidente Michele Iorio, secondo cui “se va in porto il disegno della Regione Abruzzo di costruire tre nuovi ospedali, la sanità pubblica molisana non esisterà più“.

In Aula l’esponente di Fratelli d’Italia spiega che “il Dea di secondo livello che sarà realizzato a Vasto non si regge senza il bacino di utenza del Basso Molise”. Ma il nosocomio abruzzese “non può essere considerato un doppione dell’ospedale San Timoteo di Termoli né può individuare come bacino di utenza la popolazione del Basso Molise”.

Gli fa sponda il consigliere del Pd Vittorino Facciolla: “Al San Timoteo alcune specialistiche sono state eliminate, altre sono state depauperate”. A suo dire è in atto “la scelta di svuotare gli ospedali di Isernia e Termoli per potenziare il Cardarelli e farne l’ospedale unico regionale”. Ma questa è “una scelta politica miope”. Il consigliere dem stigmatizza “l’azione di smantellamento per raggiungere il pareggio di bilancio” perchè “potrebbe dare colpo mortale ai servizi per i cittadini bassomolisani“.

Nonostante sia stata presentata dal consigliere dissidente, non esprime una posizione divergente il presidente Donato Toma, che pure era stato accusato duramente dallo stesso Iorio nella conferenza stampa convocata per illustrare la mozione sul San Timoteo. Questa volta – complice forse anche l’orizzonte elettorale che si sta delineando – i toni non si scaldano. Il governatore affronta il dibattito in Consiglio regionale nel ruolo scomodo di commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario. “Condivido questa mozione“, scandisce annunciando di aver telefonato al presidente della Regione Abruzzo Marsilio dopo aver sentito le dichiarazioni del direttore Thomas Schael, numero uno dell’Asl Lanciano, Vasto, Chieti. “La struttura (di Vasto, ndr) sarà espandibile perché è candidato a diventare un ospedale interregionale con il Molise”.

“E’ stata una dichiarazione poco rispettosa del Molise”, dice il numero uno della Regione ribadendo di voler utilizzare i 105 milioni di fondi nazionali per l’edilizia sanitaria. Soldi stanziati dal Governo da quattro anni e mai utilizzati perchè mancavano i relativi accordi di programma. L’Abruzzo, con lo stesso finanziamento nazionale, ha programmato la costruzione di tre nuovi ospedali a Vasto, Lanciano e Chieti.

“Sul San Timoteo stiamo investendo 13 milioni di euro, mentre per il Veneziale di Isernia la situazione è più complicata: per l’ospedale nuovo ci vogliono 110 milioni”, le parole del governatore. Nel suo ragionamento ricorda che “i miei predecessori non sono stati in grado di usare i 105 milioni per la sanità, Giustini ne ha utilizzati solo 21 per acquistare nuove attrezzature. Io ho intenzione di fare gli accordi di programma per utilizzare gli altri 79 milioni”. Sulla mozione, infine, esplicita: “La mozione va votata per le prospettive, perché c’è una dignità sanitaria che va tutelata, ma anche perchè rafforza la posizione del presidente della Regione nei confronti del Ministero”.

La mozione di Iorio viene approvata all’unanimità. “La deliberazione consiliare non può non avere effetti sul tavolo tecnico – osserva lo stesso promotore della mozione – che dovrà tener conto della volontà del massimo organo legislativo regionale di conservare le attività del Punto Nascita e dell’emergenza già presenti nell’ospedale San Timoteo collegate anche all’ospedale Cardarelli di Campobasso e al contempo rafforza la posizione di chi deve tutelare la nostra regione”.

Tuttavia, c’è un altro tavolo su cui si sta giocando un’altra importante partita. Il governatore-commissario Toma sta per scrivere il nuovo Pos, quello valido tra il 2022 e il 2024: “Ho iniziato anche in assenza del subcommissario che il Governo non ha nominato”, dice.

Nel nuovo ‘disegno’ della sanità molisana saranno fondamentali anche i finanziamenti del Pnrr. Per utilizzarli nel migliore dei modi il Consiglio regionale approva la mozione di Micaela Fanelli (Pd) che impegna il Presidente Toma a illustrare in Consiglio regionale il Piano operativo contenente piani di azione sanitari volti al raggiungimento degli interventi da definire entro il prossimo 15 marzo, per accedere al riparto dei fondi sanità della Missione 6 del Pnrr. “Il Piano, con i circa 50 milioni di euro a disposizione per il Molise, servirà a riequilibrare l’intero sistema sanitario del Molise, soprattutto per l’ambito socio sanitario territoriale, per il quale, tra gli altri progetti, sono previste ben 13 case della salute”, sottolinea il capogruppo dem.

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