Guglionesi

Una giornata per Giulio Rivera. Il suo fornelletto restituito alla famiglia 44 anni dopo

Il giornalista e scrittore Filippo Boni ha emozionato le scolaresche al Teatro Fulvio raccontando il suo viaggio in Italia fra le famiglie dei 5 agenti della scorta di Moro trucidati dalle Brigate Rosse, fra cui la famiglia Rivera. Un viaggio che è diventato un libro, "Gli eroi di via Fani" (ed. Longanesi). Un ex compagno di stanza sul palco ha restituito alla famiglia il fornelletto col quale Giulio preparava il caffè "e ogni tanto anche un piatto di pasta".

“Siete voi ora i testimoni di questa storia, voi che dovete portare avanti la memoria di questo ragazzo morto da eroe”. Filippo Boni parla agli studenti di Guglionesi, il paese che ha dato i natali a Giulio Rivera, dove Giulio è cresciuto e dove è tornato poco prima di quel 16 marzo 1978 quando, alla guida di un’Alfetta di scorta al presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, è stato trucidato in via Fani a Roma. Una strage nella quale persero la vita 5 uomini in divisa dello Stato italiano. Oltre a Giulio Rivera, molisano, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi. Il loro sacrificio è ricordato nell’unico libro scritto in questi oltre 4 decenni che separano l’epoca attuale dalla più tragica pagina di storia del terrorismo internazionale dopo la seconda guerra mondiale da un giovane giornalista della val d’Arno (Firenze) dedicato alle vittime.

Giulio Rivera evento Fulvio Guglionesi

“Migliaia di libri sono stati scritti su Aldo Moro, e tantissimi anche per gli assassini, che oggi sono tutti liberi – ha detto Boni, in un incontro emozionante che è stato anche una inedita e magistrale lezioni di storia – ma nessuno per loro”. Nell’evento organizzato dall’Amministrazione comunale di Guglionesi con Aut Aut Festival al Fulvio, seguito alla deposizione della corona d’alloro sulla tomba di Giulio Rivera, Filippo Boni, autore del libro “Gli eroi di via Fani” (ed. Longanesi) ha raccontato il suo viaggio attraverso l’Italia per raccogliere le testimonianze dei familiari, ricostruire pezzi di storia, sofferenza, lacrime e straordinaria generosità, ricucire le esistenze e i ricordi in 300 pagine che fanno venire la pelle d’oca e commuovono. I ragazzi dell’Omnicomprensivo, accompagnati da insegnanti e dalla preside Patrizia Ancora, sono rimasti affascinati e colpiti, e hanno esternato i loro sentimenti con alcune domande e la lettura di brani che celebrano il valore catartico e di riscatto della memoria, come ha anche ricordato Maurizio Liberatori, dirigente della sezione anticrimine della Questura di Campobasso, presente con altri esponenti di polizia e carabinieri.

Giulio Rivera evento Fulvio Guglionesi

44 anni dopo quello che è stato definito “l’11 settembre italiano” c’è spazio anche per liberare le emozioni che costruiscono il valore del ricordo. Sul palco, appena prima dell’incontro con Filippo Boni e alla sua presenza, c’è stata la riconsegna alla famiglia Rivera e al fratello di Giulio, Angelo, del fornelletto da campo che appartenne al giovane agente di polizia morto nell’agguato delle Brigate Rosse il 16 marzo 1978. Luigi Stinziani, ex agente della scorta che ha condiviso con Giulio la camera al Viminale dove all’epoca erano alloggiati gli uomini delle scorte, ha conservato per tutto questo tempo un oggetto che è “un simulacro della memoria”.

“Era il fornelletto col quale Giulio preparava il caffè e qualche volta cuoceva anche un piatto di pasta” le parole di Stinziani, commosso quanto Angelo Rivera che ha preso il dono, custodito per 44 anni. “Aspettavo l’occasione giusta per poterlo restituire, quest’anno è stato possibile grazie ad accordi intercorsi con la famiglia tramite il sindaco Mario Bellotti e il Comune” ha detto Luigi Stinziani. Presenti in sala anche agenti della Scuola di polizia di Campobasso intitolata alla memoria del 24enne molisano, militari dell’Arma della stazione di Guglionesi, l’assessore Stefania Addesa e il consigliere con delega alla Cultura Michele D’Anselmo.

Al termine dell’evento, che si è concluso con la consegna di spillette e medaglie a Boni e Stinziani da parte del sindaco, è stato annunciato un progetto delle scuole che sarà presentato il prossimo 23 marzo, sempre al Fulvio. Si tratta di un docufilm delle docenti di lettere Zarlenga e Calvano dal titolo “Io Giulio eroe della mia terra” che parte dallo stesso punto di vista che ha spinto Filippo Boni a fare questo viaggio della memoria nel suo libro “Gli eroi di via Fani”. Al progetto parteciperanno alcuni ragazzi di tutte e tre le classi della scuola secondaria di primo grado con l’obiettivo di portare avanti la memoria di Giulio Rivera.

Guglionesi per Giulio Rivera
Guglionesi per Giulio Rivera
Guglionesi per Giulio Rivera
Guglionesi per Giulio Rivera

 

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