Le struggenti note del Teco Vorrei torneranno a risuonare nella processione del Venerdì Santo cancellata per due anni a causa della pandemia. Alla vigilia della fine dello stato di emergenza, con un generale alleggerimento delle restrizioni anti-Covid, è diventata ufficiale anche la notizia molto attesa nel capoluogo. Oggi il ‘verdetto’ al termine della riunione tecnica che si è svolta in Questura a Campobasso dove sono state definite tutte le misure di sicurezza anti-Covid da rispettare per una delle più importanti manifestazioni della città.
Il prossimo 15 aprile, Venerdì Santo, i cantori avranno l’obbligo di mascherina per tutta la durata della processione e dovranno essere minuti di green pass rafforzato che, ricordiamo, si ottiene solo con la vaccinazione o con la guarigione dal covid-19. Stesso discorso per le altre persone che partecipano alla processione: anche per loro vale l’obbligo della certificazione verde rafforzata e del dispositivo di protezione da indossare sul volto.
Non ci saranno modifiche al percorso, mentre i cittadini che vogliono assistere al passaggio della statua del Cristo morto e della Madonna addolorata dovranno rispettare le misure anti contagio previste per tutti gli eventi con concentrazione di massa. In pratica, dovranno indossare anche all’aperto la mascherina, obbligatoria in caso di assembramenti che facilmente si formano anche nel Venerdì Santo campobassano.
Ulteriori disposizioni potrebbero essere stabilite nelle prossime settimane dai rappresentati di Comune e Questura che oggi si sono incontrati per il summit decisivo. Alla riunione tecnica hanno partecipato anche il vice parroco della parrocchia di Santa Maria Maggiore, don Marco, e il maestro che dirige il Coro che accompagna la processione, Antonio Colasurdo.
Il via libera della Questura è stato accolto con un sospiro di sollievo dall’amministrazione comunale che nelle ultime settimane ha lavorato di concerto con le autorità per consentire lo svolgimento della manifestazione che ha radici antiche.
“Come Amministrazione comunale siamo molto soddisfatti del risultato finale scaturito dal lavoro di confronto prodotto nella riunione odierna”, ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina. “Ringrazio la Questura, la Curia, don Marco, il maestro Colasurdo e l’assessore alla Cultura Paola Felice per il lavoro congiunto che abbiamo portato avanti e che ci permette di restituire compiutamente, alla nostra città, una delle sue tradizioni più sentite”.
Lo stesso sindaco Gravina e l’assessore alla Cultura Paola Felice si sono fra l’altro detti sicuri che la città saprà mostrarsi rispettosa delle modalità previste per permettere lo svolgimento in sicurezza della processione dopo ben due anni di assenza.
“Siamo molto contenti di ripartire con gli eventi pubblici proprio con la processione del Venerdì Santo – ha sottolineato l’assessore Felice – per tutto quello che questo evento religioso rappresenta simbolicamente per la nostra comunità, come chiusura di un periodo di sofferenza che, ci auguriamo, porti ad una ripresa ancora più completa dalla Pasqua in poi”.
La processione del Teco Vorrei è considerata la ‘prova generale’ delle manifestazioni campobassane che per due anni sono state cancellate a causa della pandemia come l’Infiorata del 31 Maggio e la festa del Corpus Domini.
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