Slitta il verdetto del maxi processo

Sistema Iorio, per i 16 imputati sentenza rinviata al prossimo 20 aprile

C'era grande attesa per la sentenza su una delle inchieste più importanti degli ultimi tempi. A distanza di dieci anni, i giudici del Tribunale di Campobasso hanno deciso di rinviare il verdetto

La sentenza sul ‘Sistema Iorio’ rimandata al prossimo 20 aprile. Bisognerà attendere qualche altra settimana prima di conoscere la decisione dei giudici del Tribunale di Campobasso su una delle inchieste che ha maggiormente tenuto banco negli ultimi tempi e tenuto desta l’attenzione per il rilievo – dal punto di vista pubblico –  degli imputati. Sedici persone a processo, fra cui l’ex presidente della Regione Molise nonchè attuale consigliere regionale Michele Iorio, l’ex direttore generale dell’Asrem Angelo Percopo e l’ex capo della Protezione civile Giuseppe Giarrusso, attualmente capo dell’Area Sviluppo del Territorio al Comune di Campobasso.

Il verdetto era atteso oggi pomeriggio (16 marzo), a distanza di 10 anni dall’inizio della vicenda giudiziaria. Tuttavia, l’allungarsi dei tempi dell’udienza di questa mattina ha probabilmente convinto i giudici a posticipare la sentenza. In Tribunale alcuni indagati hanno voluto rilasciare spontanee dichiarazioni, fra cui l’ex governatore Michele Iorio e il direttore di Telemolise Manuela Petescia (che completerà le dichiarazioni il prossimo 20 aprile), mentre il sostituto procuratore Francesco Santosuossi  ha fornito le repliche sostenendo che non è caduto in prescrizione il reato di corruzione. Nel corso del processo la pubblica accusa ha sempre confermato le accuse a carico dei sedici imputati.

Il processo denominato ‘Sistema Iorio’ si è aperto nel 2016, dopo gli approfondimenti investigativi dell’allora capo della Procura Armando D’Alterio, che aprì il fascicolo per una quindicina di reati contestati a vario titolo ai sedici imputati: corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata, bancarotta e ricettazione. In totale, la pubblica accusa ha chiesto la condanna per tutti gli imputati e 69 anni di pena. 

“Sistema Iorio”, corruzione ed estorsione. L’accusa chiede un totale di 69 anni per i 16 imputati

Alla sbarra politici, imprenditori, editori, dirigenti della Regione e degli enti sub regionali, funzionari dell’Asrem, che a vario titolo avrebbero commesso – secondo la procura – i reati perseguiti.

Per l’imputato principale, l’ex governatore Michele Iorio, sono stati chiesti 6 anni di reclusione. Dodici gli anni richiesti a carico di un editore che all’epoca stampava un quotidiano locale. Ai dirigenti regionali, invece, stando alla ricostruzione del Pm spetterebbe una pena di 3 anni e 6 mesi. Cinque anni invece la condanna chiesta per l’ex dirigente Asrem Percopo. Per tutti gli altri imputati le pene richieste non scendono sotto i 3 anni.

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