Campobasso

Sindaco a inizio anni ’90 e noto avvocato: è morto Vittorio Rizzi, aveva 85 anni

Nella notte è venuto a mancare all’età di 85 anni l’ex primo cittadino del capoluogo. Ha ricoperto anche diversi ruoli in Regione.

È venuto a mancare questa notte Vittorio Rizzi, già sindaco di Campobasso all’inizio degli anni novanta. Affermato avvocato in tandem con il fratello Renato, ha percorso le impronte del padre. Nel capoluogo era molto conosciuto e apprezzato.

Ha sempre avuto il desiderio di affermarsi anche in politica, ricoprendo ruoli in Regione (è stato anche assessore all’urbanistica, ndr) per alcuni anni. Poi l’ascesa a Palazzo San Giorgio tra le fila della Democrazia Cristiana: nel luglio del 1990 prese diecimila voti succedendo a Gerardo Litterio, primo cittadino dal 1980 e per un decennio. Rimase sullo scranno di primo inquilino per due anni, fino al settembre del 1992.

In un paio di circostanze ha tentato anche la scalata in Parlamento senza tuttavia riuscire ad essere eletto. Aveva tre figli anche loro molto conosciuti in città.

È scomparso all’età di 85 anni. In apertura di Consiglio comunale, è stato osservato dall’Assise un doveroso minuto di silenzio per ricordarlo. 

Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, e con lui l’intera amministrazione comunale, il presidente del Consiglio, Antonio Guglielmi, e tutti i consiglieri comunali, esprimono, anche a nome della comunità cittadina, il più profondo cordoglio per la dipartita dell’avvocato Vittorio Rizzi, già sindaco di Campobasso dal 1990 al 1992. “Alla famiglia Rizzi – ha dichiarato il primo cittadino – giungano, in questo momento di dolore, le condoglianze da parte di tutto il Comune di Campobasso”.

Anche il Consiglio regionale in avvio di seduta ha ricordato la scomparsa di Vittorio Rizzi: “Attento alle esigenze dei cittadini, è stato capace di dare direzione chiara e coraggiosa allo sviluppo della sua città e della regione. Intelligente, versatile. Ha contribuito a scrivere tanti capitoli della storia di Campobasso e del Molise”, le parole pronunciate all’inizio dei lavori dal vice presidente Gianluca Cefaratti che oggi presiede la seduta in assenza del presidente Salvatore Micone.

“Su Vittorio Rizzi potremmo scrivere pagine intere di narrazione. Avvocato penalista, assessore regionale, sindaco di Campobasso. Grande esperto di urbanistica, si devono a lui la norma regionale nel periodo del post sisma ‘80 e l’individuazione dell’area dove verrà poi edificata la Cattolica. Ma ci piace ricordarlo per la sua signorilità, il garbo del galantuomo, la battuta sempre pronta, lo stare in mezzo alla gente. Il suo impegno in politica non è stato mai disgiunto da queste qualità”: così il Governatore Donato Toma sulla scomparsa.  “Siamo vicini alla moglie Mariella, ai figli Alessio, Francesca, Roberto, e a tutti i familiari, ai quali giungano le mie condoglianze personali e quelle della Regione Molise che ho l’onore di rappresentare”.
Infine, il cordoglio del presidente della Provincia Francesco Roberti: “Rappresentante della Democrazia Cristiana, politico di lungo corso, non ha mai smesso di occuparsi dei problemi della propria città e del territorio regionale. Da parte dell’amministrazione provinciale di Campobasso giungano le più sentite condoglianze alla moglie Mariella, ai figli Alessio, Francesca e Roberto e a tutta la famiglia”.
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