La protesta a campobasso

“Rincari alle stelle, siamo alla fame”: il grido d’aiuto di centinaia di agricoltori e allevatori

Sentita e partecipata la manifestazione organizzata dalla Coldiretti in piazza Pepe a Campobasso: “Gli aumenti hanno messo in ginocchio il settore, impossibile andare avanti”. Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Cappetta. Presenti diversi sindaci molisani a sostegno del sit-in.

Costo dei concimi aumentato del 170%, energia a +80%, prezzi dei mangimi saliti del 50%. Sono i numeri che fotografano la crisi totale in cui si è inabissato il settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Il grido d’aiuto della Coldiretti è riecheggiato in piazza Pepe questa mattina, 11 marzo, davanti al Palazzo di Governo. “Così non è più possibile andare avanti – avverte il delegato confederale Giuseppe Spinelli –. La sofferenza del settore era già visibile prima della guerra, ora davvero non ce la facciamo più a reggere i costi di produzione”.

Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo
Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo
Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo

Centinaia di agricoltori e allevatori, cartelli, bandiere, fischietti, trattori, anche un paio di vitelli in un furgoncino. Una manifestazione partecipata, sentita, per almeno 400 persone che sono arrivate al limite della sopportazione. “In Italia non siamo più in grado di fare mangimi, le produzioni di grano e mais sono distrutte. E poi c’è il problema dell’energia, bisognerebbe ripensare alle centrali a carbone” spiegano alcuni coltivatori diretti con azienda di famiglia.

Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo

La pandemia, i rincari assurdi del carburante, la guerra. In due anni tutte le certezze sono evaporate per l’agricoltura che già non aveva una situazione semplice. “Questa è l’Europa degli egoismi – rincara la dose Spinelli –, con rincari che vanno dal 50 al 200% è veramente impossibile pensare di poter andare avanti e stare zitti. Noi continueremo con questi sit-in per alzare la voce. E il Governo dovrà ascoltare le nostre proposte”.

Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo

Da Coldiretti si chiede innanzitutto “la rinegoziazione dei mutui delle aziende che altrimenti non potranno mai riprendersi oltre a una riduzione dell’Iva. Fondamentale un sostegno ai coltivatori per la riduzione dei costi di produzione e bisogna dire basta alle aziende che non rispettano le regole e danneggiano quelle serie. E poi il prezzo bassissimo, sottopagato, dei nostri prodotti”.

Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo

Senza dimenticare il problema legato alla proliferazione dei cinghiali, che devastano le coltivazioni mettendo ancora più in ginocchio chi vive di agricoltura e allevamento: “Servirebbe una modifica alla legge 159 per risolvere il problema ma purtroppo il Ministero è governato da animalisti e ambientalisti” la chiosa di Spinelli.

Sono intervenuti anche alcuni sindaci: con tanto di fascia tricolore hanno dato pieno sostegno a Coldiretti i primi cittadini di Montecilfone, Portocannone, Guardiaregia, Sant’Elia a Pianisi, Sant’Angelo Limosano, Frosolone (con l’assessore), Provvidenti (vicesindaco), Bojano (vicesindaco), San Polo Matese e Capracotta. Presenti l’onorevole Antonio Federico, il consigliere regionale Andrea Greco e l’assessore al Comune di Campobasso Simone Cretella.

Protesta Coldiretti Campobasso 11 marzo

Una delegazione formata da delegato confederale Spinelli e dal direttore regionale Aniello Ascolese è stata ricevuta dal Prefetto: “Abbiamo consegnato a sua Eccellenza un documento da mostrare al Governo in cui ci sono tutte le nostre richieste. Qualcosa si sta muovendo, serve un’azione forte e concreta”.   fds

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