Gli aiuti

Prime famiglie ucraine in Molise, dopo l’accoglienza spontanea Comuni e parrocchie preparano la fase 2

I profughi che scappano dalla guerra stanno trovando sistemazione da parenti e conoscenti, ma nel frattempo si sta organizzando un percorso più strutturato, dagli alloggi all'inserimento scolastico passando per le vaccinazioni

Amici, conoscenti, più semplicemente contatti trovati nell’urgenza di dover trovare presto un posto dove vivere. Almeno per qualche mese, sperando che questo incubo finisca presto. Le prime famiglie ucraine ospitate in Molise arrivano sulla costa molisana tramite conoscenze, persone che già vivono qui da tempo e che sono riuscite a trovare una sistemazione a questi profughi provocati dall’invasione russa.

“Fino alla settimana scorsa a Termoli erano giunte 37 famiglie, compresi 19 bambini in età di scolarizzazione” fa sapere l’assessora alle Politiche Sociali del Comune, Silvana Ciciola. “Domani (oggi per chi legge, ndr) avremo un tavolo tecnico in Comune con il Dirigente, le assistenti sociali e il sindaco. Faremo il punto anche per capire quali risorse mette a disposizione lo Stato per l’accoglienza. Ci sono tante persone disponibili a ospitare ma è chiaro che bisogna riconoscere loro delle spese”.

Attualmente infatti si sta procedendo un po’ ovunque in Italia sulla scia dell’emergenza. A San Giacomo degli Schiavoni, tanto per fare un esempio, proprio ieri è stata accolta la prima famiglia (in foto) proveniente da una località a 30 km circa da Kiev.

Psicologicamente sono molto provati, ma un conto è vivere col rumore delle bombe, un conto è stare qui” commenta il sindaco Costanzo Della Porta che si è immediatamente attivato per dare supporto alla famiglia ucraina. Quattro persone, una coppia di nonni con figlia e nipote al seguito. L’adolescente ha 13 anni e per prima cosa è stata attivata la procedura per le vaccinazioni, poi si procederà all’inserimento scolastico. “Sono arrivati grazie a una parente che lavorava qui a San Giacomo” riferisce il primo cittadino. “Abbiamo detto loro che per qualsiasi cosa siamo a disposizione ma c’è stata già una grande risposta di solidarietà da parte dei sangiacomesi”.

A Termoli già da giorni è stato attivato lo sportello per l’accoglienza nei locali di Largo Martiri delle Foibe (ex sportello Rieco). “C’è il personale a disposizione per prendere i nominativi, riempire le schede. Vengono attivati i percorsi per le vaccinazioni e le tessere sanitarie, vengono fatte schede dei bambini per l’inserimento a scuola. Inoltre prendiamo informazioni sui titoli di studio di chi arriva, per capire come potranno aiutarci. Uno dei problemi – rivela l’assessore Ciciola – è che queste persone non parlano inglese, come pensavamo, ma solo ucraino”. La settimana prossima si terrà poi un incontro coi dirigenti scolastici dei quattro Istituti comprensivi, così da organizzare l’inserimento a scuola dei bambini.

Intanto il Comune sta garantendo un’assistenza a “Stiamo donando dei pacchi alimentari alle famiglie arrivate. Chiaramente forniamo un aiuto anche a chi li ospita” aggiunge Ciciola.

Decisivo sarà quindi il vertice di oggi, perché dopo una primissima fase di accoglienza spontanea, andrà organizzata un’accoglienza più strutturata, non solo a Termoli ma sull’intero territorio nazionale e regionale. Chi ha un alloggio e intende metterlo a disposizione deve poter contare su delle risorse, oltre che conoscere i tempi nei quali garantire l’alloggio.

In questo senso non solo i Comuni, ma anche associazioni e parrocchie si stanno attivando, decidendo di destinare gli aiuti non solo agli sfollati nei territori di guerra o al confine con l’Ucraina ma anche a favore di chi arriva in Italia.

La Caritas diocesana di Campobasso-Bojano, insieme con all’Arcidiocesi di Campobasso, ha avviato una raccolta fondi a sostegno dei profughi ucraini che fuggono dalla guerra. “Tutti i cittadini che intendono donare e sostenere le politiche di aiuto promosse dalla Caritas diocesana nella gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini, possono farlo tramite bonifico bancario (Iban: IT55D0306903805100000014137 con Causale: “Raccolta fondi emergenza Ucraina), intestato a: Arcidiocesi di Campobasso Bojano).

Si fa presente che, contestualmente, si sta provvedendo alla rilevazione della disponibilità, ad accogliere i profughi in arrivo su territorio della Diocesi, sia in famiglia che in seconde case”.

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